L’Arte Rivoluzionaria di Elizabeth Catlett: Una Retrospettiva Meritata

L’arte si offre spesso come uno strumento di lotta. Elizabeth Catlett, in modo emblematico, ha evidenziato l’importanza di tale funzione dell’arte sostenendo la causa di molte donne di colore, ritraendole come figure forti e fieramente femminili, a dispetto di quanto la società americana volesse far credere. Nella storia dell’arte moderna, il suo nome spicca per una lungimiranza artistica e sociale fuori dal comune.

Nel 1945, in quello che può essere visto come un manifesto personale, Catlett evidenziava le forti disparità basate su razza e genere. Affermò che a causa di una propaganda non ovvia, ma pervasiva, le donne di colore venivano viste solo come cuoche, tate o infermiere. Un’immagine riduttiva, stereotipata e profondamente ingiusta che, ha sottolineato Catlett, era necessario combattere. Il suo intento era quello di ritrarre le donne nere come le protagoniste che in realtà erano nel contesto della lotta per la libertà e l’uguaglianza.

L’arte di Catlett ha saputo bilanciare con maestria queste rivendicazioni sociali con una tecnica sublime, spaziando tra scultura, pittura e xilografia. Nel suo percorso artistico, ha trasformato gli stili europei – spesso esterofili – in qualcosa di nuovo, applicandoli alle donne di colore che erano invece ignorate o ridicolizzate all’estero. Non si è fermata a ciò: il suo lavoro ha saputo racchiudere una gamma di tematiche politiche, da Angela Davis, la quale subì ingiuste detenzioni in carcere, ai diritti degli Indios messicani, spesso calpestati.

Le domande che Catlett ha fatto emergere e che ancora oggi sono oggetto di discussione, riguardano la rappresentazione in arte: Che cosa rende un’immagine un buon mezzo di rappresentazione? È possibile che le immagini suscitino una coscienza politica di massa?

Dopo un quarto di secolo, negli Stati Uniti, queste domande e il lavoro artistico che ne deriva verranno finalmente riportati alla luce. Una retrospettiva dedicata a Elizabeth Catlett riunirà infatti 150 delle sue opere al Brooklyn Museum. Il viaggio della mostra non si fermerà qui: dopo New York, sarà la volta del National Gallery of Art a Washington D.C., per concludere al Art Institute di Chicago. Tali esposizioni, fortemente attese, intendono fare giustizia sul contributo di Catlett all’arte moderna. Il suo lavoro come artista transnazionale pioniera sarà infine riconosciuto al pari di quello dei grandi artisti del Novecento.

Elizabeth Catlett, artista rivoluzionaria in vari sensi, è un esempio di come l’arte possa trasformarsi in un attivismo efficace e all’avanguardia. La sua eredità ci invita ad una riflessione su come l’arte possa non solo essere un mezzo di espressione personale, ma anche un potente strumento di cambiamento sociale.

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