La “nascita di un quadro”, secondo Filippo de Pisis a Bologna

A Bologna, dal 18 ottobre 2024 al 18 gennaio 2025, il CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol presenta una mostra imperdibile dedicata a Filippo de Pisis (Ferrara, 11 maggio 1896 – Milano, 2 aprile 1956), figura centrale dell’arte del Novecento italiano. De Pisis, raffinato pittore e letterato, si distingue per una pittura che fluttua tra simbolismo e metafisica, creando opere che parlano di una profonda comunione tra l’umanità e la natura.

Curata da Ilaria Bignotti e Maddalena Tibertelli de Pisis, la mostra è il frutto di una sinergia con l’Associazione per Filippo de Pisis, un archivio e centro di ricerca dedicato alla vita e all’opera del Maestro. Questo progetto espositivo si propone di svelare aspetti ancora inediti della ricerca artistica di de Pisis, accostando circa quindici dipinti a una selezione di brani letterari, poetici e critici, che rivelano la sua introspezione e il suo pensiero artistico.

Il fulcro dell’esposizione è “Paesaggio” (1926), un’opera che invita a riflettere sulla relazione dell’uomo con il potere della natura. Qui, de Pisis riesce a incapsulare un’eco simbolista, suggerendo una profonda connessione tra l’individuo e il mondo naturale che lo circonda. Le curatrici hanno scelto con cura altre opere provenienti dall’archivio del Maestro e da collezioni nazionali, creando un dialogo vivace tra le immagini e i testi che attingono dalle sue esperienze di vita, dai suoi diari e dalle sue riflessioni critiche.

La mostra non si limita a rappresentare un artista, ma si propone di portare alla luce un de Pisis inquieto e profondo, impegnato in un’indagine sulla psiche e sull’animo umano. Attraverso la sua attenzione per gli oggetti quotidiani, il Maestro invita a contemplare la bellezza delle cose più semplici, suggerendo una lettura emotiva e simbolica che si distacca dal frastuono delle metropoli moderne.

Elementi iconografici ricorrenti nei suoi dipinti, come chincaglierie da rigattiere, pesci di mercato e abiti usurati, non sono solo oggetti, ma diventano personificazioni dei sentimenti dell’artista. In questo modo, de Pisis rende omaggio al simbolismo naturalista di Giovanni Pascoli, uno dei suoi poeti preferiti, creando una trama visiva e letteraria che riflette il suo mondo interiore.

Il progetto espositivo è accompagnato da un catalogo che raccoglie le opere in mostra, con contributi delle curatrici e una selezione antologica degli scritti del Maestro. In aggiunta, mercoledì 11 dicembre, si terrà un talk dedicato alle sfaccettature dell’opera di de Pisis, con la partecipazione di relatori di spicco come Maddalena Tibertelli de Pisis e Massimo Tantardini.

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