Brian Eno, figura chiave della musica contemporanea e dell’arte visiva, ha recentemente annunciato l’uscita di un nuovo libro, What Art Does, scritto insieme all’artista olandese Bette A. Previsto per il 16 gennaio 2025, il volume esplora con un approccio nuovo e intimo la funzione e il significato dell’arte nella società odierna. Eno e Bette A. propongono un’analisi del valore dell’arte che va oltre la mera rappresentazione estetica, interrogandosi su come essa influenzi la nostra vita quotidiana e come contribuisca a costruire e mantenere legami sociali e culturali. La loro riflessione, presentata in un volume riccamente illustrato, non si limita a teorie astratte, ma passa attraverso esempi pratici e universali, come il significato dei tagli di capelli o la bellezza nascosta delle nappe delle scarpe, evidenziando l’arte anche in elementi della cultura popolare, ricollegandosi alle teorie dell’Estetica Quotidiana.
Brian Eno, nato nel 1948 a Woodbridge, in Inghilterra, è conosciuto per la sua innovazione musicale e per essere il fondatore dell’ambient music, pensata per interagire delicatamente con la coscienza, piuttosto che dominare l’attenzione. Dopo aver iniziato la carriera musicale con i Roxy Music negli anni ’70, Eno ha sviluppato un percorso solista distintivo che ha rivoluzionato il panorama sonoro, pubblicando album iconici come Music for Airports nel 1978. Come produttore, ha contribuito alla realizzazione di dischi fondamentali nella storia della musica rock e pop, lavorando con artisti come David Bowie, nella celebre Trilogia di Berlino, e i Talking Heads. Negli ultimi anni, oltre alla musica, Eno ha dedicato la sua attenzione all’arte visiva e alle installazioni multimediali, esplorando il potenziale dell’arte come strumento per ampliare la percezione umana e creare connessioni più profonde tra le persone, con tante mostre anche in Italia, specialmente a Venezia nella galleria Marignana Arte.
Tornando al volume, Eno e Bette A. espongono una visione interdisciplinare dell’arte come processo partecipativo, un concetto che è stato il fulcro di molte delle sue opere, e che ora intende comunicare in maniera accessibile attraverso il libro. Eno si interroga su come l’arte permetta agli individui di costruire mondi immaginari che danno forma a significati e sensazioni, attraversando campi disparati come la musica pop, i romanzi, e le soap opera. Questo linguaggio artistico è un veicolo di interpretazione e riflessione sul mondo, che offre uno spazio sicuro per esplorare emozioni complesse e idee profondamente radicate. L’arte, dunque, per Eno non è mai una fine in sé, ma un processo di interazione che si prolunga nel tempo e nello spazio, coinvolgendo attivamente l’osservatore e creando una sorta di dialogo implicito.
Questo nuovo progetto editoriale, che sarà disponibile in edizione limitata di 777 copie con una custodia dipinta a mano dai due artisti, riflette la filosofia di Eno sull’importanza dell’arte come forza collettiva. Il libro verrà distribuito esclusivamente tramite rivenditori specializzati, come Enoshop e Metalabel, e una versione digitale in PDF sarà disponibile per una settimana per ampliare l’accesso a un pubblico più vasto. Eno, che è anche un attivista ambientale, ha deciso di devolvere i proventi delle vendite a cause di grande rilevanza sociale, tra cui Earth Percent, l’organizzazione che lui stesso ha fondato per raccogliere fondi a favore di progetti climatici, e The Heroines! Movement, che si dedica alla valorizzazione di figure femminili come modelli ispiratori per le nuove generazioni.
La pubblicazione di What Art Does rappresenta dunque una naturale estensione della carriera poliedrica di Eno, che non solo ha plasmato il mondo della musica ambient, ma ha anche coltivato una profonda filosofia sull’arte come esperienza condivisa. Questo progetto editoriale gli permette di trasmettere al pubblico una visione alternativa, dove l’arte diviene uno specchio della società, uno strumento di connessione e di riflessione su se stessi e sulla realtà. Il lavoro invita i lettori a riconoscere la potenza dell’arte nel facilitare il dialogo tra individui e culture, in un momento storico in cui le connessioni umane sono messe a dura prova dalle sfide globali.
In conclusione, What Art Does è destinato a essere molto più di un libro illustrato: sarà un manifesto sulla natura sociale dell’arte, un richiamo a riflettere sulla nostra quotidianità con occhi nuovi, e una testimonianza dell’impegno di Eno e Bette A. per un’arte che non solo decora, ma arricchisce e unisce. Grazie a esempi accessibili e a una narrazione profonda, Eno invita tutti a riscoprire il ruolo dell’arte nella costruzione di un mondo più connesso e consapevole.