Le forme infinite di Tony Cragg alle Terme di Diocleziano

Dal 9 novembre 2024 al 4 maggio 2025, il Museo Nazionale Romano presenta alle Terme di Diocleziano la mostra “Tony Cragg. Infinite forme e bellissime”, curata da Sergio Risaliti e Stéphane Verger. Questo imponente progetto espositivo dedicato a Tony Cragg, uno dei massimi esponenti della scultura contemporanea, esplora la capacità dell’artista inglese di trasformare la materia in forme misteriose e seducenti, sperimentando nuovi materiali e tecniche sin dagli anni Settanta.

Organizzata da BAM – Eventi d’Arte, la mostra non si limita agli spazi interni del museo, ma si espande nelle piazze di Roma grazie alla collaborazione con Municipio I Roma Centro. Cragg, noto per le sue sculture che combinano elementi della natura e geometrie inaspettate, porta diciotto opere di medie e grandi dimensioni nei grandiosi ambienti delle Terme di Diocleziano. Realizzate in materiali come bronzo, legno, travertino, fibra di vetro e acciaio, le sculture di Cragg dialogano con le architetture monumentali del complesso archeologico, trasformando gli spazi in un teatro di forme biomorfiche e organiche.

“Infinite forme e bellissime” è una frase iconica di Charles Darwin, che qui sintetizza il lavoro di Cragg e la sua incessante esplorazione delle forme naturali. Attraverso un viaggio che tocca biologia, geologia e archeologia, Cragg indaga il legame tra microcosmo e macrocosmo, esplorando strutture che spaziano dal mondo minerale a quello vegetale, dai cristalli ai modelli biologici. La mostra rivela così il fascino dell’artista per l’inesauribile diversità delle architetture della vita. La ricerca di Cragg si sviluppa in un fecondo scambio tra naturale e artificiale, tra il mondo fisico e le possibilità digitali, in una continua reinterpretazione che riflette la complessità delle strutture naturali.

Le opere di Cragg si presentano come forme complesse e dinamiche, capaci di evocare tanto paesaggi naturali quanto corpi umani e oggetti del quotidiano. Le sue sculture sembrano sfidare i limiti della materia e della tecnica, esplorando il rapporto tra vuoto e pieno, stabilità e instabilità. Ogni scultura è sostenuta da un fulcro che si espande in ramificazioni multiple, creando strutture simili a quelle naturali ma che si distaccano completamente dal funzionalismo. Cragg rifugge l’approccio utilitaristico e industriale, avvicinandosi piuttosto al concetto di una natura libera e in continua evoluzione, un’arte che non si limita a riprodurre, ma a reinterpretare e a rinnovare il mondo delle forme.

La scultura per Cragg è un metodo di indagine e conoscenza, un esercizio intellettuale che invita il visitatore a percepire la realtà come un universo di forme visibili e invisibili. Per l’artista, l’atto del modellare la materia rappresenta un dialogo costante tra intuizione e creatività, una pratica che connette livelli fisici e immaginativi in modo fluido e mai definitivo. Ogni opera invita l’osservatore a entrare in un dialogo diretto con il pensiero stesso, esplorando il confine tra visibile e invisibile, tra le piccole e le grandi dimensioni dell’esistenza.

“Tony Cragg. Infinite forme e bellissime” invita il visitatore delle Terme di Diocleziano a vivere un’esperienza immersiva che stimola i sensi e l’immaginazione, spingendo a un incontro profondo con le forme e con la storia dell’umanità. Negli imponenti spazi delle Terme, che con le loro volte e le loro dimensioni rappresentano una delle meraviglie del mondo romano, le sculture di Cragg prendono vita come un ponte tra passato e presente, tra l’antico e il contemporaneo.

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