Napoli a Natale non è solo presepi e zampogne festanti. Città esoterica, aristocratica e popolare, nelle sue vene di tufo scorre inarrestabile l’impetuoso fiume sanguigno del contemporaneo.
Per questo, se avete scelto Partenope per passare il vostro Natale, mangiate una sfogliatella, bevete un caffé senza fretta al bancone del bar e visitate queste 5 mostre:
Andy Warhol. Triple Elvis, Gallerie d’Italia, 25 settembre / 16 febbraio
Nella centralissima via Toledo, Una mostra che porta al cospetto dei visitatori le opere dell’artista americano provenienti dalla collezione Luigi e Peppino Agrati, donate da Luigi Agrati ad Intesa Sanpaolo.
Un insieme di opere iconiche che mette a fuoco il lavoro svolto da Warhol tra gli anni 60 e gli inizi degli anni 70, con il coinvolgimento di personaggi famosi. Con Elvis del 1963 anche alcune serigrafie raffiguranti Mrilyn e Mao Tse-Tung.
Un vuoto che non ha luogo di Diego Cibelli, Galleria Alfonso Artiaco. 16 novembre 2024 / 11 gennaio 2025
La storica galleria napoletana, situata al piano signorile del Palazzo Principe Raimondo di Sangro, nell’affollatissima piazzetta Nilo, adiacente a Piazza San Domenico, offre al pubblico l’opportunità di fare la conoscenza di Diego Cibelli e del suo particolare modo di lavorare la porcellana.
Una mostra ricca di forme fitomorfe, proveniente da un immaginario marino piuttosto che mitologico.
Diego Cibelli, artista napoletano proveniente da Scampia, sembra aver sviluppato questa grandissima sensibilità in chiave evasiva. Circondati da forme floreali e marine, mirabilia e scacciasogni, si ha la sensazione di girare in stanze abitate da forme dell’inconscio.
Metawork, di Michelangelo Pistoletto. Reggia di Caserta dal 27 novembre 2024 / 30 giugno 2025
In pochi minuti è possibile raggiungere da Napoli Caserta e la sua bellissima Reggia, cornice mozzafiato che ospita una mostra di notevole spessore. Metawork raccoglie oltre sessanta opere di grandi dimensioni dell’artista biellese, protagonista del poverismo e del concettuale italiano.
Un lavoro costante negli anni, incentrato sulla ricerca di un linguaggio che vada oltre le differenze culturali, per unire e non dividere, perché è nell’unione tra le differenze che si può trovare lo spettacolo dell’armonia. Pochi chilometri in treno o in pullman possono valere assolutamente la pena, per rimanere senza parole.
Una Nuvola Come Tappeto, Giulia Piscitelli, Museo del Tesoro di San Gennaro . 26 ottobre 2024 / 25 gennaio 2025
Restando a Napoli, nei soliti luoghi battuti dal turismo, di due giorni, può valere la pena una visita alla Cappella e al Tesoro di San Gennaro, presso il Duomo cittadino.
Nei suoi ambienti è ospitata l’esposizione di Giulia Piscitelli, che indaga tramite l’installazione e l’interazione con il sacro, lo spirituale come comune denominatore tra le culture del Mediterraneo. Ispirata dal testo di Erri De Luca che dà il titolo alla mostra, l’esperimento è un’interessante riflessione sui conflitti che dividono culture molto vicine tra loro.
Cutting Clouds/Tagliando le nuvole, mostra collettiva. Museo Madre. 26 settembre 2024 / 7 gennaio 2025
Cutting clouds / Tagliando le nuvole è un programma che include azioni legate al comune denominatore dell’effimero e dell’impermanente. L’offerta del Museo sembra non volersi fermare alla staticità dell’opera, ma indaga il concetto di spazio espositivo totale. Le opere si distribuiscono in tutta la struttura, facendo perdere al visitatore i riferimenti di un’esposizione tradizionale. L’esposizione è in divenire con interventi di artisti distribuiti nel tempo.
Il museo ospita inoltre la sua prestigiosa collezione di opere contemporanee, visitabile con un unico biglietto. Insomma, un modo diverso di stare a Napoli, senza per forza voler cercare il nostro amato Pulcinella in ogni cosa, godetevi la città, ma non siate banali.
Buone Natale a chi ci crede.