Per investire in arte non è obbligatorio partecipare a Fondi d’Investimento bancari o alle Private Sales di Sotheby’s.
Ne abbiamo parlato decine di volte, ne parlano tutti, il mondo degli investimenti in arte è un settore riservato ai ricchissimi. Tuttavia il boom che il mercato dell’arte sta vivendo fa si che questo settore diventi sempre più attrattivo per un numero sempre maggiore di persone, e il mercato non esita a rispondere. Abbiamo elencato 5 strade alternative, 5 tip utili, per investire in arte in modo intelligente e a budget contenuto.
Frequenta le Case d’Asta minori per scovare occasioni.
Per i collezionisti che hanno abbastanza tempo libero ed esperienza, monitorare le vendite nella case d’asta locali può essere una buona strategia. Come quando andiamo al mercatino delle pulci e troviamo un pezzo di design o un bel cappotto di cashmere, le aste minori possono riservare buone sorprese ad un ottimo prezzo. In Italia questo genere di vendite riguardano principalmente artisti da mercato secondario che seppur non si collochino al vertice dell’arte, mantengono un andamento costante. Ma anche pezzi minori di grandi artisti affermati. Gli anglosassoni chiamano questi pezzi off-the-radar, perchè sono difficili da trovare e presto potrebbero esplodere.
Pro: La sensazione di trovare un off-the-radar è impagabile (specialmente se si realizza un buon guadagno) e può succedere che si tratti dell’affare della vita
Contro: Lo abbiamo detto come prima cosa, ci serve tempo ed esperienza.
Interessati ai mercati in crescita, come Cina e Brasile.
Scommettere sugli artisti che provengono da paesi con un’economia in forte crescita è una strategia che in molti stanno addottando. I collezionisti che investono in Cina, Brasile, Russia, Medio Oriente e India lo fanno perchè si aspettano che presto la domanda crescerà in modo sostanziale, di pari passo con il migliorarsi del benessere economico del Paese e dei cittadini .
Pro: Come per gli investimenti in artisti emergenti, il payoff può essere enorme. Inoltre, aggiungi un tocco esotico alla tua collezione.
Contro: C’è sempre la possibilità che il mercato si sgonfi. Sviluppa una buona relazione con un rivenditore o un consulente che possa indirizzarti nella giusta direzione.
Considera di comprare artisti emergenti(ssimi!)
Se vuoi iniziare una collezione d’arte ma non sei disposto ad allocare milioni di dollari sugli established, valuta l’opportunità di investire in opere di artisti emergenti. Stiamo parlando i quegli artisti non ancora presenti sul mercato delle aste ma già rappresentati da gallerie. In questi casi, se non si ha a disposizione un consulente capace di guidarci nell’acquisto, la regola è fidarsi del proprio istinto. Tra gli elementi da valutare ci sono in primis i fattori estetici ed emozionali: l’opera mi deve piacere e deve comunicarmi qualcosa. In secondo luogo il percorso dell’artista: che scuola ha frequentato, con quali gallerie e in quali fiere espone. Poi il livello di internazionalizzazione: è già presente all’estero?. Infine, dato che i tempi ce lo impongono, la presenza online: quanti follower ha su instagram?.
Pro: Prezzo basso e grosso potenziale di crescita.
Contro: Difficile capire chi emergerà, in molti dicono che solo la sfera di cristallo è utile.
Aderisci ad un gruppo d’investimento privato, o dai vita al tuo.
I gruppi d’investimento privati non sono altro che un gruppo di persone che uniscono i loro soldi per comprare arte con l’aiuto di un consulente. Funzionano come i fondi d’investimento istituzionali, ma hanno costi minori e richiedono meno garanzie, sono più informali.
Pro: A differenza dei fondi d’investimento in arte, nei fondi privati gli investor hanno molta più voce in capitolo sul piano acquisizioni.
Contro: Sono privati, quindi se non conosci le persone giuste può essere difficoltoso entrare a farne parte. In secondo luogo, è obbligatorio per legge affidarsi ad un intermediario finanziario per compiere queste operazioni, quindi di un consulente regolarmente accreditato presso la Consob.
Trova soluzioni online!
Internet è lo spazio in cui tutte le soluzioni di cui abbiamo appena parlato sono a portata di click. Esistono aggregatori di aste come Artnet o Bidsquare che permettono di partecipare online a centinaia battute d’asta, anche contemporaneamente. Piattaforme come Artspace che ti permette di entrare in contatto con gallerie d’arte da tutto il mondo. O Saatchiart, una galleria online che seleziona e ti mette in contatto con artisti emergenti. Da poco sono nate online anche soluzioni innovative per investire, come Arthena, che dove puoi partecipare ad un gruppo d’investimento privato. Ci sono poi i database che forniscono dati e previsioni sul mercato degli artisti passati in asta (Artprice) e non (Artrank). Insomma bisogna sbizzarrirsi!
Pro: Tutto è a portata di click, il bacino di acquisizione e vendita è pressoché infinito.
Contro: Tanta, troppa, roba. E’ difficile divincolarsi tra le varie offerte e spesso capita di dover acquistare sight-unseen, ovvero senza poter visionare prima l’opera.
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