La Biennale d’Architettura di Venezia ha aperto i battenti: si tratta di un’occasione unica per fare un bagno tra Arte e Architettura!
Voglia di tornare a visitare mostre?
Il primo appuntamento da non perdere è la Biennale Architettura di Venezia che presenta un ricchissimo calendario di mostre ed eventi tra architettura, urbanistica e arte contemporanea.
Ecco le mostre da non perdere a Venezia in occasione della Biennale Architettura 2021!
1. Elena Cologni alla Bevilacqua la Masa
“Elena Cologni. Pratiche di cura, o del cur(v)are”, a cura di Gabi Scardi, è un’antologica dedicata all’artista bergamasca, ospitata dal 17 maggio al 4 luglio 2021 alla Fondazione Bevilacqua La Masa nella sede di Palazzetto Tito. La sua ricerca artistica indaga lo spazio della separazione, ossia quella zona di mezzo che segna distanze fisiche ed emotive. La sua arte si basa sull’analisi dello spazio pubblico e privato con indagini storiche sul patrimonio artistico del passato. A Venezia, il 5 giugno, inaugura The Body of/at Work, esercizi esperienziali nell’ambito di comunità resilienti, Padiglione Italia, Biennale di Architettura 2021; mentre dal 18 maggio a luglio si svolge The Body of/at Work esercizi esperienziali partecipati con sculture dialogiche nella città.
2. Palazzo Grimani protagonista a Venezia, con Baselitz e il riallestimento della Sala del Doge
A Venezia il Museo di Palazzo Grimani torna ad accogliere il pubblico con due eventi espositivi eccezionali: un ciclo di dipinti e sculture realizzati da Georg Baselitz appositamente per il museo, omaggiando Venezia e rileggendo la storia della famiglia Grimani, e il riallestimento su base storica – tra cui una serie di fotografie di fine ‘800 recentemente rinvenute negli archivi della National Gallery di Washington – di uno degli ambienti più preziosi dell’edificio, la Sala del Doge.
3. Stop Painting a Fondazione Prada
“Stop Painting” è una mostra firmata dall’artista Peter Fischli, a Ca’ Corner della Regina, sede veneziana di Fondazione Prada. La mostra si interroga sulle sorti della pittura, tra sfide del passato e insidie tecnologiche. In che modo la rivoluzione digitale influenzerà la pittura, ci sarà una nuova crisi o assisteremo a un suo radicale cambiamento? Risponde a questo interrogativo “Stop Painting”, una mostra concepita dall’artista Peter Fischli, che ha aperto il 22 maggio con 110 opere firmate da più di 80 artisti.
4. Migrazioni a Forte Marghera
Il modello abitativo del popolo Hakka, residente per secoli nelle aree meridionali della Cina, è alla base della mostra “Hakka Earthen Houses on variation-Co-operative Living, Art and Migration Architecture in China”, ospitata a Forte Marghera. Organizzata da Galaxy Guofeng Art e curata da Wang Lin &Angelo Maggi, l’esposizione mette in relazione le tipologie architettoniche dell’antico popolo Hakka con la scena artistica cinese contemporanea. Gli artisti selezionati (An Haifeng & Ying Tianqi, Fu Zhongwang, Gu Xiong, He Duoling & Shi Jindian, Jiao Xingtao, Li Chuan, Li Qiang, Li Xiangming, YeFang, Zhu Cheng), rileggono il patrimonio culturale cinese raccogliendo spunti sul tema dell’abitare contemporaneo, ispirato ad un modello di co-autosufficienza.
5. Espace Louis Vuitton: Converging designs di Gehry e Perriand
“Converging designs” di Frank Gehry e Charlotte Perriand presenta i lavori delle due archistar nell’Espace Louis Vuitton. La mostra, inserita nel programma “Hors-les-murs” di Fondation Louis Vuitton, espone la creatività dei due progettisti, sia in merito alle rispettive produzioni storiche, sia in rapporto alle soluzioni applicate ai sistemi abitativi. Sono esposti per la prima volta il “Tritrianon project” di Perriand (1937) e il “Power Pack project” di Gehry (1969), entrambi innovativi perché indagano nuovi modelli abitativi orientati alla compatibilità ambientale e all’efficienza energetica.
Cover Photo Credits: Georg Baselitz, Archinto, 2021, installation view, Artwork © Georg Baselitz Foto: Matteo De Fina, Courtesy Gagosian