Tutto il mondo è paese, e l’arte lo sa bene. Da Leonardo da Vinci a Caravaggio, ecco alcuni capolavori italiani che puoi vedere all’estero!
Tra le eccellenze italiane ci sono il cibo, la moda, il design, ed ovviamente l’arte. Da sempre fonte di ispirazione per correnti artistiche in tutto il mondo, è stata anche vittima di saccheggi, furti e svendite ai migliori offerenti.
Per questi motivi oggi molte opere italiane si trovano all’estero.
Ecco 5 capolavori italiani sparsi per il mondo!
1) La Gioconda, Leonardo da Vinci
Famosa opera dell’artista italiano Leonardo da Vinci. Tante leggende a riguardo, ma qual è il vero motivo per cui si trova in Francia? Semplice, l’artista l’ha portata con sé quando si trasferì dall’Italia nel 1516. Negli anni è stata in possesso di vari sovrani, tra cui Napoleone Bonaparte ed ovviamente non sono mancati i tentativi di riportarla in Italia. Tutt’oggi però è conservata al Museo del Louvre, protetta da una gabbia di vetro, e la coda per ammirarla è da sempre interminabile.
2) Concetto spaziale: Expectations, Lucio Fontana
“Tutti hanno pensato che io volessi distruggere: ma non è vero io ho costruito, non distrutto“. Così parlava Lucio Fontana dei suoi famosi “Tagli” sulle tele, oggi presenti nelle collezioni pubbliche e private nel mondo come lo “Spatial Concept: Expectations” conservato al MoMa di New York. Si tratta di opere rivoluzionarie come poche, nonostante la perplessità iniziale che uno spettatore può avere trovandosi di fronte a queste opere.
3) Amore e Psiche, Antonio Canova
Famoso gruppo scultoreo di Antonio Canova, oggi conservato al Louvre di Parigi. Fu commissionato dal colonnello John Campbell, il quale non era in grado di sostenere le spese di trasporto fino in Inghilterra. L’opera viene quindi acquistata dal Generale Gioacchino Murat, i cui beni però, vennero confiscati e nel 1808 entrarono in possesso della Corona francese.
4) Le nozze di Cana, Paolo Veronese
Inizialmente conservato a Venezia, il monumentale olio su tela venne ceduto per pagare i risarcimenti delle spese di guerra imposte da Napoleone e allestito al Louvre. Dopo il congresso di Vienna, la Francia dovette restituire i beni saccheggiati. Antonio Canova, in qualità di diplomatico a Parigi per il recupero delle opere d’arte dello Stato Pontificio, negozió la restituzione col trattato di Tolentino, ma il curatore del museo affermó falsamente che l’opera di Veronese era troppo fragile per affrontare il viaggio, così rimase al Louvre, nella stessa sala che ospita la Gioconda.
5) La cena in Emmaus, Caravaggio
Nel 1801 il marchese Camillo Borghese vendette questo dipinto a monsieur Durand. Nel 1839 entrò a far parte della raccolta di lord Georges Venon che lo donò alla National Gallery di Londra. Nel 1606 Caravaggio dipinse una seconda versione del tema, che è possibile ammirarla oggi alla Pinacoteca di Brera a Milano.
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