MyMicroGallery ha ospitato presso l’Espace Sylvia Rielle la mostra “Géographie Émotionnelle/Emotional Geography,” curata da Stefania Carrozzini. L’esposizione ha accolto le opere di undici artisti internazionali: Lauren Banuvar, Stefania Carrozzini, Roni Doppelt, Alexandra Kauka, Inés Mantel, Daria Martinoni, Midori McCabe, Anya Pesce, Jaqueline Real, Paul Zawadzki e Susan Weber-Lehrfeld.
L’arte rappresenta il desiderio di condividere il proprio mondo interiore con gli altri, svelando segreti spesso sconosciuti anche a noi stessi. Nel contesto di questa mostra, la geografia viene intesa come una mappa di energie calme o turbolente, territori tangibili di spazi vissuti o immaginari. Il viaggio emozionale che si dispiega in questa esposizione permette di entrare nella mente e nel cuore degli artisti, rivelando una topografia reale, una geografia intima in fieri.
Forme, colori, spazi di memoria, oggetti nello spazio e paesaggi urbani si intrecciano come una storia in cui gli oggetti cambiano e assumono nuovi significati a seconda di chi osserva. Ogni opera è generalmente diversa da quella accanto, e il montaggio accentua sia le differenze che le somiglianze visive, creando una sequenza che assomiglia a un film in corso d’opera proiettato sulla parete.
Queste mappe emozionali possono rivelare come certi luoghi suscitino specifiche sensazioni, come gioia, nostalgia, paura e tristezza. Le emozioni viaggiano su due binari: la mente e il cuore, sono un fenomeno complesso e rappresentano un campo difficile da indagare. Grazie a questa esposizione il lavoro pare essere più semplice e immediato: partecipare, empatizzare con le emozioni degli artisti diventa facile, quasi indispensabile.