A Pescara una performance per l’abrogazione del reato di parricidio

Sabato 3 agosto, dalle ore 10 alle 20, in Viale della Riviera n. 2 presso la “Nave di Cascella” a Pescara, l’artista Sebastián Contreras presenterà “Mettici la Firma!”. Questa azione artistica, che unisce performance e attività politica, si propone di abrogare il reato di parricidio dal Codice Penale italiano. Durante l’intera giornata, i passanti saranno coinvolti in un fittizio referendum sotto un gazebo, emulando una tradizionale raccolta firme. I partecipanti riceveranno un attestato firmato, numerato e timbrato dall’artista come segno del loro coinvolgimento. L’evento sarà accompagnato da un testo critico di Miriam Di Francesco e da una serie di materiali promozionali come manifesti, depliant, cartelli, timbri e gadget (magliette, pins, stickers).

Il sottotitolo della performance è tratto dal racconto “Tlon, Uqbar, Orbis Tertius” del libro “Ficciones” dello scrittore argentino Jorge Luis Borges. In questo racconto, Borges e il suo amico Bioy Casares trovano uno specchio in fondo al corridoio di una villa fuori Buenos Aires, che scatena una lunga conversazione sui mondi fantastici e luoghi immaginari descritti in un’enciclopedia antica. Per Borges, gli specchi rappresentano una componente mostruosa e suggeriscono che l’universo è un’illusione. Questo tema diventa per Contreras l’ispirazione per una messa in scena che, pur inventata, risponde ai criteri di verosimiglianza.

I cittadini saranno invitati a firmare una serie di finte clausole normative per la depenalizzazione del reato di parricidio, mettendo in discussione la società patriarcale contemporanea. La ricerca artistica di Contreras si concentra sull’interazione e l’incontro tra persone, opponendosi alla materialità e al consumismo capitalista.

Sebastián Contreras, nato a Buenos Aires nel 1972, vive e lavora tra Pescara e Buenos Aires. In Argentina ha studiato disegno e pittura presso il Centro Cultural Rojas, fotografia presso il FotoClub e scultura su pietra presso l’Academia de Bellas Artes di Buenos Aires. Nel 2001 ha lasciato la carriera veterinaria dopo anni di studio all’Universidad de Buenos Aires per trasferirsi in Italia e laurearsi in Dams Arte all’Università di Bologna. La sua pratica artistica include scultura, video, installazioni, pittura e performance, esplorando temi legati all’esistenza, la sessualità e l’animo umano attraverso l’astrazione formale.

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