Sabato 25 maggio, dalle 9.30 alle 14.30, l’Arco di Giano non sarà solo una testimonianza storica, ma si trasformerà in una vivace galleria a cielo aperto.
La prima edizione del Giano Art Festival, iniziativa vincitrice di un Avviso Pubblico promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, si presenta come una piattaforma dinamica per l’arte contemporanea, con il sostegno del Municipio I Roma Centro. Il festival è una creazione di Marco Panella, portata avanti dalla factory culturale Artix con la direzione artistica di Danilo de’ Cocci. Questa manifestazione artistica si focalizza sulla pittura dal vivo, utilizzata come strumento narrativo per scoprire uno dei siti archeologici più emblematici di Roma.
L’Arco di Giano, con il suo carico di storia, situato vicino al fiume Tevere e al Palatino, offre il palcoscenico perfetto. Quindici talenti emergenti, scelti tramite un bando rivolto alle accademie artistiche della capitale, avranno l’opportunità di interpretare questo monumento carico di simboli.
Il loro compito sarà quello di trasmettere una visione contemporanea che si discosti da una visione puramente didascalica, per cercare un’interpretazione personale e innovativa del sito.
Questo approccio apre a un’analisi più profonda di come l’arte possa servire come ponte tra il passato glorioso di Roma e il presente pulsante. Tra gli artisti c’è una notevole varietà internazionale: sei dei partecipanti sono infatti studenti in residenza provenienti da Paesi come Portogallo, Brasile, Turchia, Russia, Bielorussia e Croazia.
Questo mix di culture amplifica ulteriormente la ricchezza delle prospettive e contribuisce a fornire un quadro variegato di proposte artistiche. Il Giano Art Festival non è solo una celebrazione dell’arte e della storia, ma anche un esempio di come la cultura possa efficacemente animare e rinnovare lo spazio urbano, dialogando con la comunità locale e internazionale.
L’evento si propone di lasciare un’impronta duratura, non solo visivamente ma anche nel modo in cui percepiamo e interagiamo con il nostro patrimonio culturale. Il festival è un’occasione per vedere l’Arco di Giano non solo come testimonianza storica ma anche come una fonte viva di ispirazione artistica e culturale, dimostrando come l’arte possa davvero trasformare i luoghi e le percezioni, collegando epoche diverse in un dialogo creativo continuo.