A Venezia, Rafał Podgórski racconta l’equilibrio perduto tra tradizione e modernità

Per la sua prima personale in Italia, il pittore polacco Rafał Podgórski sceglie il suggestivo scenario della Fondazione Marta Czok di Venezia, crocevia internazionale dell’arte contemporanea. La mostra “Modular and Wild Land”, dal 14 dicembre 2024 al 18 gennaio 2025, patrocinata dall’Istituto Polacco di Roma e con Contemporary Lynx come media partner, è curata da Niccolò Lucarelli e si propone come una profonda riflessione sui cambiamenti sociali della Polonia post-1989. Podgórski esplora una società in transizione, interrogandosi su valori perduti e sul possibile recupero di un rapporto armonico con la tradizione e la natura.

Attraverso la sua pittura, Podgórski attinge alla ricchezza estetica della natura morta olandese del XVII secolo, evocando maestri come Jan Asselijn e Jan Weenix, e intreccia riferimenti alla pittura romantica polacca di Juliusz Słowacki e all’architettura paesaggistica di Stanisław Witkiewicz. Questo patrimonio visivo è poi contaminato da influenze del modernismo urbano novecentesco, dando vita a un’estetica in cui la natura e l’urbanizzazione convivono in un dialogo struggente. Nei suoi dipinti, il razionalismo geometrico del Bauhaus si fonde con atmosfere fiabesche, dove il grigiore urbano minaccia ma non sopraffà la poesia bucolica. È una narrazione visiva che sembra emergere dai versi di Adam Mickiewicz, con paesaggi che oscillano tra nostalgia e resistenza.

Rafał Podgórski Swan in the city after Jan Asselijn 2024

Come osserva il curatore Niccolò Lucarelli, le opere di Podgórski creano mondi immersivi e multisensoriali. “I suoi dipinti esplorano le infinite sfumature dell’ambiente naturale, invitando lo spettatore a perdersi in universi fatti di silenzio, luce e ombra. La grandiosità della natura diventa protagonista, con forme che riecheggiano architetture monumentali e paesaggi simbolici sospesi tra realismo e allegoria. Il lavoro di Podgórski non si limita a rappresentare, ma suggerisce una nuova ecologia delle relazioni, fondata su solidarietà e inclusività”.

La mostra è un viaggio attraverso visioni nebbiose e introspettive, un omaggio tanto alla tradizione artistica polacca quanto alla complessità del presente. I temi ricorrenti di Podgórski trovano un terreno fertile nel dialogo tra cultura polacca e italiana, un rapporto che questa esposizione celebra grazie anche al sostegno dell’Istituto Polacco di Roma, promotore di scambi culturali capaci di valorizzare eredità e innovazione.

L’allestimento, reso possibile dalla collaborazione con Galeria Sztuki Nowy Warzywniak di Danzica e altri partner, include una selezione di opere che riflettono una ricerca estetica raffinata e complessa. Tra i pezzi in mostra, i paesaggi di Podgórski evocano il concetto di “monumento naturale” descritto da Mickiewicz, ma con una sensibilità contemporanea che invita a un’introspezione più profonda. Non si tratta solo di rappresentazioni della natura, ma di un tentativo di riconciliare l’uomo con il suo ambiente in un’epoca di crisi e trasformazione.

L’inaugurazione si terrà sabato 14 dicembre alle ore 17, alla presenza di Ania Jagiello, curatrice del programma arte dell’Istituto Polacco di Roma. “Modular and Wild Land” rappresenta un’importante opportunità per scoprire la poetica unica di Podgórski, un artista che traduce la sua visione del mondo in immagini che alternano sogno e denuncia.

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