Nel vasto oceano della fotografia digitale, una brillante artista texana, Hannah Harbour, sta facendo onde con un’arte che molti potrebbero considerare obsoleta. Tramite la sua affascinante pratica di trasferimento dell’emulsione Polaroid, Harbour sta ottenendo riconoscimenti da parte dei fan e riscoprendo un processo che sembrava soggetto all’oblio.
Harbour, 31 anni, crea affascinanti composizioni trasferendo molteplici immagini Polaroid su un unico foglio di carta. Esperimenti con tecniche come l’applicazione di acquerelli su trasferimenti di Polaroid in bianco e nero, o l’aggiunta di foglia d’oro al suo lavoro finito, contribuiscono alla sua unicità artistica.
“Io rimango stupita ogni volta”, ha detto Harbour in una didascalia per un video che ha ricevuto 19 milioni di visualizzazioni. “Le tecniche di trasferimento Polaroid non cessano mai di affascinarmi. Sono sempre meravigliata, come se lo stessi facendo per la prima volta. I risultati sono sempre diversi e questo è ciò che amo”.
Hannah ha raccontato nelle interviste che questo processo l’ha appassionata e interessata per circa due anni. Ha appreso i meccanismi attraverso video di YouTube, studiando articoli e combinando le informazioni che poteva trovare. La tecnica implica la separazione dello strato trasparente superiore di una foto Polaroid, contenente l’immagine, il suo immersione in acqua, e quindi il suo trasferimento su un’altra superficie, di solito carta per acquerello.
Nonostante abbia trovato moltissime informazioni utili, ha spiegato che ha dovuto sperimentare autonomamente, con prove ed errori, per affinare davvero il processo. In molti dei tutorial online, mancavano piccoli ma importanti dettagli come la temporizzazione ottimale nel processo di sviluppo del Polaroid, quando è possibile fare un trasferimento.
Harbour ha confessato il suo amore di lunga data per le fotografie Polaroid, raccontando di come da piccola adorasse sfogliare vecchi album di famiglia per guardare le foto a sviluppo immediato. “C’è qualcosa nella natura istantanea e imprevedibile di una polaroid che è così emozionante!”, ha affermato.
La fotografa ha descritto il suo rapporto con il mezzo come qualcosa di potentemente intuitivo, tanto che sapeva fin dal suo primo trasferimento Polaroid che avrebbe voluto documentare il suo viaggio con questo mezzo. Condividere il suo processo e il suo lavoro online è stato il suo primo incontro con la viralità, anche se, con un sorriso, ha definito la sua prima foto “orribile” e il trasferimento “insufficiente”.
Il successo assoluto, però, è arrivato con il tempo: “Da quel primo trasferimento, ho affinato le mie capacità enormemente e adesso sento come se capissi davvero il processo.” Ha dichiarato Hannah. “È stato un’esperienza veramente umiliante vedere il mio lavoro acquisire un seguito e una visibilità tale. Quando crei dal cuore, per il semplice amore dell’arte, senti che hai già avuto successo.”
Per Hannah, le persone sono attratte dai suoi trasferimenti soprattutto perché destruttura un supporto così familiare. “Forse c’è una traccia di ASMR nella natura rilassante del giocare con l’acqua.” ha detto anonimante riferendosi al movimento liquido dell’emulsione durante i trasferimenti. Aumenta l’interesse il suo atteggiamento sperimentale, che la porta a fondere le tecniche polaroid con altri media come gli acquerelli.
Per chiunque sia interessato a conoscere i suoi processi, Harbour ha dettagliato le sue tecniche in una guida illustrata di 15 pagine disponibile sul suo sito, rilasciata pochi mesi fa “come un modo per restituire” al luogo in cui ha imparato per la prima volta il processo: internet.
Ricca di umiltà e amore per la sua arte, Hannah conclude: “Spesso mi soffermo durante il processo per apprezzare i piccoli dettagli come il modo in cui l’emulsione danza nell’acqua. È davvero una delle mie uscite creative preferite. Lo trovo terapeutico ed estremamente soddisfacente.”
Un invito, quindi, a scoprire ed ammirare l’arte di una donna che coniuga vecchie tecniche fotografiche con nuovi modi di interpretare l’arte.
