L’artista Anicka Yi prova a cambiare la conversazione sul futuro dell’apprendimento automatico e delle tecnologie avanzate
Un palloncino pieno d’elio, spinto delicatamente da rotori, ha galleggiato sul palco del TED Talk.
L’aspetto è quello di una medusa, ma la sua vera natura è l’intelligenza artificiale.
È uno dei 12 aerobi che l’artista Anicka Yi ha esposto al Tate Modern per mostra “Anicka Yi: In Love With the World”.
L’opera – macchina l’ha accompagnata lo scorso agosto sul palco del TED, nel tentativo di sostenere la conversazione sul futuro dell’apprendimento automatico e delle tecnologie avanzate.
«Le macchine possono essere molto più di ciò che abbiamo conosciuto e come potrebbero incarnare una saggezza tratta dalla biologia».
Con queste parole Anicka Yi lancia in dieci minuti il tema, parte integrante della sua ricerca artistica.
L’artista nella sua pratica interdisciplinare è infatti molto attuale nell’esprimersi, sviluppando le proprie installazioni attorno a temi come ibridazione macchina e organismo, ingiustizia sociale e microbiologia.
Proprio da quest’ultima tematica è stata concepita “Metaspore” (2022), la sua prima mostra italiana al Pirelli HangarBiccocca.
Il percorso espositivo mette in luce la ricerca di Yi dell’ecosistema batterico e altri materiali microbiologici.
Ne sono esempio gli ecosistemi microbici dalle molteplici colorazioni dell’opera Biologizing the Machine (spillover zoonotica), 2022, nata dalla collaborazione con il dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
La sua arte così facendo diventa centro di contaminazione con la realtà circostante.
Anicka Yi è un’artista contemporanea di origine coreana, naturalizzata americana.
Si occupa di arte, scrittura e antropologia e la sua ricerca artistica è tutt’altro che usuale.
Lavora a stretto contatto con l’ambiente, osservandolo, interrogandolo e scomprendolo.