Arte Contemporanea nelle vetrine del Quadrilatero della Moda di Milano

BRRRRÄTSCH

Presentata la seconda edizione del progetto ATO con opere di Kerstin Brätsch e Judith Hopf esposte nelle vetrine dei negozi milanesi

ATO Art Takes Over fino a settembre 2021 presenta la seconda edizione del progetto con l’esposizione  “Unterwegs (In viaggio)”, una mostra d’arte contemporanea allestita nelle vetrine di via della Spiga 48 a Milano con le opere di Kerstin Brätsch e Judith Hopf, artiste tedesche di fama internazionale rappresentate rispettivamente dalle gallerie milanesi Giò Marconi e kaufmann repetto

Le opere, studiate appositamente per questa mostra, sono visibili 24 ore su 24 in un progetto rivolto alla rigenerazione urbana del cosiddetto “Quadrilatero della Moda”, colpito anch’esso dalla pandemia. 

Nicole Saikalis Bay, project manager di ATO, spiega: “Trasformando boutique vuote in un’opportunità espositiva ed incoraggiando la collaborazione tra importanti gallerie d’arte ed i proprietari dei negozi, ATO Art Takes Over crea un momento d’incontro tra l’arte contemporanea ed il grande pubblico”. 

Come parte del progetto, ATO Art Takes Over continuerà le #ATOStories che accompagneranno anche questa edizione, con la presentazione di notizie e aneddoti ad illustrazione legate al passato del centro di Milano, in particolare i legami con il mondo dell’arte.

Per la mostra le due artiste tedesche si dedicano ad un esame critico della dipendenza digitale del mondo contemporaneo, con lavori che spaziano dalla pittura, alla scultura, alle installazioni. 

Kerstin Brätsch per questa occasione presenta un marbling painting su carta ed una serie di strutture autoportanti, parzialmente illuminate da luce al neon, che inglobano vetri antichi realizzati in Svizzera e successivamente rielaborati. In mostra è esposta anche un’opera dell’ultima serie di lavori realizzata dall’artista con la tecnica dello stucco marmo, in collaborazione con l’artigiano romano Walter CiprianiJudith Hopf, invece, con il suo lavoro inserisce lo humour, il domestico e l’assurdo nello spazio dell’arte, mettendo in discussione i preconcetti e stereotipi. L’ opera “Untitled (Email Lines)” attraverso l’uso di tre fili di luci LED di colore violetto, blu e verde sospesi al soffitto affronta il tema della dipendenza dal costante arrivo di e-mail, viste come elementi di distrazione dalla quotidianità. “Flock of Sheep” vede un gruppo di pecore immobili, inespressive e in equilibrio precario che per l’artista sono il simbolo della “società flessibile in cui viviamo, dove siamo sempre pronti a passare da un lavoro all’altro”. In “Openings”, infine, tessuti trasparenti sono decorati con la tecnica del batik per spingere così il visitatore ad aprire gli occhi su mondi interiori, impossibili da definire sulla base delle regole e dei parametri della nostra società.

Cover Photo Credits: Judith Hopf, Flock of Sheep, 2017, Courtesy of the artist and kaufmann repetto Milan / New York, Photo: Andrea Rossetti

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