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- Il mondo dell’arte dice addio al collezionista Eli Broad
- Il restauro da 100 mila dollari di “Seven Magic Mountains” dell’artista Ugo Rondinone
- L’arte è intorno a te, grazie al tuo smartphone con il progetto “LACMA × Snapchat: Monumental Perspectives”
Il mondo dell’arte dice addio al collezionista Eli Broad
Il collezionista d’arte, filantropo e imprenditore miliardario Eli Broad, una figura di spicco nella scena culturale degli Stati Uniti e, soprattutto, nella sua città natale di adozione, Los Angeles, è morto a 87 anni.
Il suo ruolo di spicco e punto di riferimento per artisti e professionisti del settore è stato conquistato nel tempo, fino alla fondazione del suo museo, The Broad, un museo di arte contemporanea inaugurato nel 2015 che espone la collezione che lui e sua moglie, Edythe Broad, hanno costruito insieme. Prima di aprire il loro museo, Eli Broad e sua moglie sono stati fondamentali nella fondazione del MoCA – Museum of Contemporary Art nel 1979, donando 1 milione di dollari alla campagna di raccolta fondi iniziale di 13 milioni di dollari.
Il collezionista è stato il presidente fondatore e ha contribuito a garantire l’acquisto di 80 opere dalla collezione di Giuseppe Panza di Biumo.
L’acquisizione ha trasformato istantaneamente l’istituzione in una destinazione di livello mondiale per l’arte del XX secolo.
Il restauro da 100 mila dollari di “Seven Magic Mountains” dell’artista Ugo Rondinone
Le nostre bacheche su Instagram sono state letteralmente invase dalle immagini del deserto del Nevada, negli Stati Uniti, dove la coloratissima installazione di Land Art “Seven Magic Mountains” dello svizzero Ugo Rondinone sono presenza fissa dal 2016. Ora, ciò che il deserto ha accolto, col tempo lo ha anche messo a dura prova a causa delle condizioni ambientali che costringono le magiche montagne a un restauro pittorico da ben 100 mila dollari.
A commissionare l’opera è stato il Nevada Museum of Art, entusiasta del risultato ottenuto in termini di pubblico, tra locali e turisti, con migliaia di persone che raggiungono ogni giorno l’installazione posizionata lungo la Interstate 15 che collega Los Angeles e Las Vegas.
Rondinone ha lavorato impilando i giganteschi massi, tutti provenienti da Jericho, in California e per ognuno di loro ha creato un colore con una storia legata alla natura e all’idea artistica alla base dell’installazione: far riflettere il pubblico sul rapporto tra un ambiente incontaminato e l’opera dell’uomo, spesso invadente e distruttiva.
L’arte è intorno a te, grazie al tuo smartphone con il progetto “LACMA × Snapchat: Monumental Perspectives”
L’iniziativa è del LACMA – Los Angeles County Museum of Art – che in collaborazione con il social della Realtà Aumentata Snapchat permette ai visitatori con il proprio smartphone di esplorare monumenti e murales.
Il progetto “Monumental Perspectives” riunisce artisti ed esperti di tecnologie applicate all’arte per creare monumenti virtuali che esplorano solo alcune delle storie delle comunità di Los Angeles.
I visitatori possono sperimentare le opere site-specific virtuali in tutta, tra cui il campus Wilshire Boulevard di LACMA, MacArthur Park, Earvin “Magic” Johnson Park e Los Angeles Memorial Coliseum. Gli artisti protagonisti del progetto vivono e lavorano a Los Angeles come Mercedes Dorame, I.R. Bach, Glenn Kaino, Ruben Ochoa, e Ada Pinkston, ma la direzione del museo ha dichiarato come il progetto sia destinato a rivolgersi ed espandersi in tutto il mondo.
Photo Credits: “Seven Magic Mountains” by Ugo Rondinone. Image courtesy of the Nevada Museum of Art