Austria: polemiche contro l’installazione d’arte nella roccia

Tourist Information

L’opera è stata realizzata dal collettivo Steinbrener-Dempf e Huber contro lo sviluppo del turismo di massa.

Da quasi un anno presso le cascate di Mira, uno dei punti naturalistici più belli e conosciuti di tutta l’Austria, è possibile vedere “Cliffhanger”, un’installazione artistica creata dal collettivo austriaco Steinbrener-Dempf e Huber.

Si tratta di un finto punto informazioni incastonato su di una parete rocciosa commissionato al collettivo da Florian Schublach, direttore del Parco Nazionale Oetscher-Tormaeuer dove si trova la cascata, come monito agli effetti deleteri del turismo di massa: il parco e le sue bellezze paesaggistiche si trovano infatti a sole due ore da Vienna e attirano visitatori da tutto il paese. 

Lo scopo di questa spettacolare installazione è visualizzare la conquista del paesaggio e come i confini della civiltà siano costantemente spinti, anche dal turismo. Spesso svilendo intere città e regioni in scenari per i visitatori, trasformando i residenti locali in semplici comparse nel proprio ambiente, anche il turismo di massa è stato colpito dal coronavirus“, spiegano gli stessi artisti. 

La drastica azione intrapresa per massimizzare i profitti nei resort naturali, a volte a scapito della popolazione locale e della natura, sembrerebbe quantomeno interrotta. Questa installazione è forse simbolica di questo stato di cose? Il turismo è ormai fuori dalla portata di molte persone? L’area di Mostviertel/Ötscher è una regione che finora è stata ampiamente risparmiata da questi sviluppi negativi, quindi il progetto può essere visto come una sorta di avvertimento o promemoria per trattare l’ambiente in modo più sostenibile e attento in futuro“.

Le opere di questo collettivo austriaco hanno sempre creato un grande scalpore nell’opinione pubblica, e anche questa volta le polemiche non si sono risparmiate

Da quando è stata installata su una parete della montagna lo scorso settembre l’installazione ha suscitato molte critiche da parte degli escursionisti che hanno accusato l’opera di disturbare la visuale e di rovinare lo scenario perfetto e il paesaggio incontaminato con un oggetto estraneo. 

L’installazione è destinata a rimanere fino a ottobre, nelle intenzioni degli artisti, ma riuscirà a sopravvivere alle proteste dei turisti? 

Cover Photo Credits: Tourist Information

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

La Musa surreale, Alessandra Redaelli racconta Gala Dalì in prima persona nel suo nuovo libro

Nel libro La musa surreale, Alessandra Redaelli ripercorre, attraverso la voce della stessa protagonista, la vita della musa di Salvador Dalì, non solo come compagna del celebre pittore, ma come una figura indipendente, capace di determinare il proprio destino.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Seguici su Instagram ogni giorno