Biennale Danza celebra le Iconoclasts, donne che hanno sfidato le regole

Luminose, ardenti, irreverenti, inconsuete: queste sono solo alcune delle parole utilizzate per descrivere le donne rivoluzionarie che hanno infranto le regole e ridefinito la danza nel corso degli ultimi cento anni. La Biennale Danza di Venezia quest’anno celebra tali figure con la storica esibizione ‘Iconoclasts – Donne che infrangono le regole’. La mostra, inaugurata alla vigilia del 18° Festival Internazionale di Danza Contemporanea, è un vibrante tributo alle pioniere che hanno creato le fondamenta per le future generazioni di danzatrici e coreografe.

La mostra è stata introdotta dal presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, dal direttore artistico del settore Danza, Wayne McGregor e dalla responsabile dell’Archivio storico, Debora Rossi. Al Portego di Ca’ Giustinian, fino a fine anno, i visitatori potranno ammirare la mostra che raccoglie più di un secolo di immagini e memorabilia legate alla danza, a partire dal 1903 fino al 2020. Le fotografie, i filmati, i costumi e i programmi esposti provengono tutti dall’Archivio storico delle arti contemporanee della Biennale di Venezia, curato sia da Sir McGregor che da Elisa Guzzo Vaccarino e l’Archivio Storico.

La mostra si apre con una rivisitazione delle origini della danza moderna, con riferimenti alle figure iconoclaste della pioniera Isadora Duncan e della star dei cabaret parigini, Josephine Baker. La sezione successiva è dedicata a Martha Graham, madre della danza moderna americana, per poi passare all’icona tedesca del teatro danza, Pina Bausch. Ulteriori due sezioni sono riservate ai Leoni d’Oro e d’Argento, celebri premiazioni della Biennale.

L’esibizione mette in risalto le donne che, malgrado abbiano vissuto in un’epoca patriarcale e in una cultura che spesso le relegava a un ruolo secondario, hanno deciso di sollevare la propria voce e di esprimersi attraverso la danza. Con coraggio e talento sorprendente, hanno ridefinito i parametri, affrontato resistenze e pregiudizi e hanno contribuito a portare avanti le loro rivoluzionarie visioni. E proprio le loro audaci scelte hanno influenzato e ispirato generazioni future di studenti di danza e artisti, offrendo loro nuovi percorsi di creatività e liberazione.

‘Iconoclasts’ è quindi un omaggio a queste gigantesche figure la cui incursione sulla scena della danza ha segnato una svolta radicale. Emerge con chiarezza che queste donne hanno non solo sperimentato in termini di movimento e performance, ma hanno anche rinnovato il significato della danza, della cultura e del genere femminile.

Attraverso queste immagini e storie, ‘Iconoclasts – Donne che infrangono le regole’ intende celebrare e ispirare. “Siamo seduti sulle spalle di donne immense”, ha dichiarato Sir McGregor, suggerendo non soltanto i contributi di queste artiste al mondo della danza, ma anche il loro ruolo nel cambiamento socio-politico del secolo scorso. Il riconoscimento delle loro conquiste non è solo il dovere di chiunque sia interessato all’arte della danza, ma dovrebbe essere un imperativo per tutti.

La rivoluzione femminile in questi termini, è ben lungi dall’essere finita. Le donne continuano a superare i limiti, a sconvolgere le norme e a portare avanti le loro visioni preziose. ‘Iconoclasts – Donne che infrangono le regole’ è un invito a celebrare queste figure straordinarie che, con la loro audacia e il loro coraggio, hanno raggiunto nuove frontiere della danza e, in ultima analisi, hanno spinto tutti noi verso il possibile.

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