Christie’s continua a perdere terreno: le vendite calate del 22 percento nella prima metà del 2024

Christie’s, la più grande casa d’aste al mondo, ha rilasciato martedì il bilancio per il primo semestre del 2024, e i numeri confermano un trend in calo. L’azienda ha generato nel primo semestre dell’anno $2.1 miliardi di dollari provenienti da vendite dal vivo e online, una cifra che segna un calo del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Già nel 2023, Christie’s aveva registrato una flessione significativa delle sue performance: nel primo semestre di quell’anno, le entrate erano state infatti di $2.7 miliardi, in calo del 23% rispetto ai $3.5 miliardi generati nello stesso periodo del 2022.

Fino a qualche anno fa, Christie’s rendeva noti i ricavi totali delle vendite all’asta e private. Quest’anno, per la prima volta, la casa d’aste non ha divulgato i dati relativi alle vendite private, le quali, è bene ricordarlo, tra il 2021 e il 2023 avevano risentito significativamente della crisi, passando da $850 milioni a $484 milioni.

A livello geografico, nel 2024, la quota di acquirenti più consistenti proveniva dalle Americhe (41%), seguita da Europa, Medio Oriente e Africa (38%), e infine da quella asiatica che ha registrato un decremento di ben il 5% rispetto alla prima metà del 2022, passando dal 26% al 21%. Va sottolineato che nel 2021 la percentuale degli acquirenti provenienti dal continente asiatico era significativamente più alta, attestandosi al 39%.

Guillaume Cerutti, l’amministratore delegato di Christie’s, durante la conferenza stampa di martedì, ha descritto per il secondo anno consecutivo il panorama del mercato come “complesso” e “sfidante”.

Non tutto però sembra procedere in negativo. Un dato positivo segnalato riguarda un segmento di acquirenti in crescita: i millennials e la Generazione Z. Il 29% dei clienti dell’antica casa d’aste appartiene a queste fasce d’età, cioè ha meno di 40 anni. Questa percentuale, in linea con quella dell’anno precedente, sembra dimostrare che, nonostante i venti di crisi, Christie’s è riuscita a mantenere alto l’interesse tra i giovani collezionisti.

In conclusione, Christie’s si trova ad affrontare ancora una volta un anno di grandi sfide. Le vendite all’asta online e dal vivo hanno subito un calo significativo, mentre le vendite private non sono state rese note. Tuttavia, il declino non sembra aver scalfito l’entusiasmo e l’interesse dei giovani collezionisti, la cui quota rimane stabile e promettente. Se da un lato queste cifre confermano una fase di difficoltà, dall’altro offrono interessanti spunti di riflessione sulla resilienza di questo settore e sulle future strategie di penetrazione del mercato, soprattutto tra le nuove generazioni di potenziali acquirenti.

Ancora una volta si capisce come il mercato dell’arte, nel suo dinamismo e nella sua complessità, rimanga un affascinante terreno di analisi e prospettive. Christie’s, con la sua reputazione secolare e la sua capacità di adattamento, non mancherà di affrontare le prossime sfide con la consueta determinazione.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Seguici su Instagram ogni giorno