Grazie a una serie di algoritmi, l’artista da una sua interpretazione contemporanea di celebri dipinti antichi.
L’artista greco Dimitris Ladopoulos utilizza il programma di animazione 3D Houdini per analizzare e ricostruire dipinti antichi e famosi.
Grazie a una serie di algoritmi, reinterpreta in chiave contemporanea le opere che hanno fatto la storia dell’arte e hanno incantato numerosi visitatori di ogni epoca.
Il software che utilizza consente di scomporre la superficie dei dipinti in piccoli tasselli, come tessere del mosaico, con una tecnica che ricorda il Treemapping – metodo per visualizzare dati gerarchici che utilizza figure nidificate -.
Attraverso l’utilizzo di questo sistema, l’opera viene frazionata in tanti piccoli rettangoli di colore, necessari per dare vita a una nuova versione.
Nonostante il processo sia scientifico, il risultato rimane sorprendentemente artistico: le opere finali sembrano infatti dei mosaici che ricordano il Puntinismo e il mondo dell’arte digitale.
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Tra le opere che l’artista ha rivisitato in chiave “matematica” ci sono la Gioconda di Leonardo da Vinci, Portrait of Johannes Wtenbogaert del maestro olandese Rembrandt Harmensz, il Ritratto della principessa de Broglie di Jean-Auguste-Dominique Ingres fino ad arrivare alla Lattaia di Vermeer.
Cover Photo Credits: ROSALBA, Courtesy Dimitris Ladopoulos