Nella sua serie, ideata nel 2015 e dal titolo “365 Days of Tea”, l’artista Ruby Silvious ha realizzato delle micro illustrazioni e micro collage direttamente su alcune bustine di tè usate.
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Il tè è una delle bevande più consumate al mondo: in Cina vengono consumati oltre 70 miliardi di litri di tè caldo e oltre 15 miliardi di litri di tè freddo.
Sorseggiare il tè quotidianamente fa bene al corpo e alla mente e per molti bere un tè è anche una cerimonia, un rito sociale e spirituale capace di trasmettere armonia, purezza, calma e tranquillità.
Proprio perché affascinata da tutte queste fantastiche caratteristiche l’artista e designer Ruby Silvious ha scelto di rendere il tè il protagonista indiscusso della sua pratica artistica.
Ha origini filippine e la creatività non le manca: Ruby Silvious trasforma delle semplici bustine per il tè in piccole opere d’arte con la tecnica della pittura a olio.
Nel 2015 Ruby Silvious ha iniziato a disegnare su una bustina di tè usata, dando vita ad una serie di opere davvero curiose e originali dal titolo “365 Days of Tea”.
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Successivamente nel 2019 Ruby ha dedicato una serie ai visitatori dei musei, ritratti mentre ammirano le sue originali creazioni, tra cui anche due kimono realizzati cucendo tra loro le sue bustine da tè dipinte.
In che modo vengono decorate le bustine del tè?
Il procedimento è semplice: una volta svuotate dal contenuto le bustine da tè diventano delle opere d’arte in miniatura dipinte con panorami e oggetti tipici francesi, spagnoli, giapponeserie, pop art, nature morte e paesaggi fioriti.
Non solo un’originale forma d’arte, quella di Ruby Silvious è anche una forma di riciclo e di riutilizzo delle materie.
Infatti la sua arte non vive soltanto di bustine da tè: Ruby Silvious dipinge anche su frammenti di carta bruciacchiata e sul retro delle lettere. In un’altra serie, intitolata “Cribrami” (crasi tra origami e bra, reggiseno in inglese) ha riutilizzato gli imballaggi per panini e bicchieri dei fast food per creare proprio dei reggiseni.
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Tra le “tele reclamate dalla pattumiera”, così le definisce Ruby, ci sono anche scarpe, conchiglie e scodelle di cartapesta. Nell’ultimo anno il lockdown è stata fonte d’ispirazione per l’artista che, durante l’isolamento, si è dedicata a una nuova serie, “Covid Blues” realizzata con i materiali ritrovati in casa.
I suoi dipinti su bustine di tè, alcuni ispirati dai suoi viaggi in giro per il mondo, sono stati pubblicati in numerose pubblicazioni tra cui CNN Travel, The Guardian, Der Spiegel, Good Morning America / ABC News e Ripley’s Believe it or Not.
Photo Credits: Ruby Silvious