I Capolavori del Patrimonio Nascosto: l’arte privata si svela a San Marino

Dal 6 dicembre 2024 al 30 aprile 2025, Palazzo SUMS di San Marino ospita la mostra I Capolavori del Patrimonio Nascosto. Opere d’arte da collezioni private, un progetto curato da Giancarlo Graziani che offre al pubblico l’eccezionale opportunità di ammirare opere d’arte raramente visibili, custodite gelosamente in collezioni private. Questa esposizione unica, organizzata in collaborazione con la Segreteria di Stato Istruzione e Cultura, il Dipartimento Turismo e Cultura e gli Istituti Culturali della Repubblica di San Marino, rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione del patrimonio “notificato”, ovvero quelle opere che, pur essendo di proprietà privata, sono sottoposte a tutela per il loro eccezionale valore storico e artistico.

Il percorso espositivo si articola in quattro sale e comprende 14 dipinti e sculture, oltre a un ciclo di 14 affreschi quattro-cinquecenteschi provenienti da Palazzo Spreca di Viterbo, offrendo un affascinante viaggio attraverso le epoche più significative della storia dell’arte italiana. Tra gli artisti rappresentati spiccano nomi di rilievo come Michelangelo Buonarroti, Giacomo Balla, Jusepe de Ribera, Donatello, Giorgio Morandi, Gino Severini e Gian Battista Tiepolo, i cui lavori tracciano un panorama che spazia dal Rinascimento al Barocco fino al Novecento.

Un momento di particolare rilievo sarà offerto ai visitatori solo nel giorno dell’inaugurazione, il 6 dicembre, quando sarà esposto il dipinto Piccolo nudo rosso di Amedeo Modigliani, opera privata esposta al pubblico solo una volta in passato, nel 1958. Questo capolavoro, custodito per decenni in un luogo sicuro, testimonia il valore del patrimonio artistico privato come risorsa collettiva da preservare e valorizzare.

In concomitanza con l’apertura, alle 17:30 a Palazzo Graziani, il Centro Studi sull’Economia dell’Arte (Ce.st.art) presenterà il Tomo VI del Catalogo Ragionato di Amedeo Modigliani, curato da Christian Parisot, che sarà presente per l’occasione.

La mostra è un viaggio non solo estetico ma anche sensoriale. In ogni sala, un’essenza olfattiva selezionata contribuisce a evocare l’epoca rappresentata dalle opere. Dall’incenso per le opere sacre al profumo d’assenzio per quelle novecentesche, fino al tabacco per le scene risorgimentali e agli agrumi che accompagnano il ciclo di affreschi viterbesi, il visitatore è immerso in un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, offrendo una prospettiva unica sull’arte e il tempo.

Il percorso si sviluppa cronologicamente. La prima sala è dedicata ai lavori del XX secolo, con opere di artisti come Giacomo Balla e Gino Severini, simboli della modernità e della sperimentazione artistica. La seconda sala ci riporta invece al Rinascimento veneto e toscano, con capolavori di Donatello, Bartolomeo Montagna e Vittore Belliniano, che illustrano la maestria della scultura e della pittura rinascimentale. Nella terza sala, il Ciclo delle Virtù di Palazzo Spreca, staccato e restaurato, rivela l’eleganza del Quattro-Cinquecento, mentre la quarta sala celebra l’arte risorgimentale dell’Ottocento, con opere che riflettono il fervore patriottico e sociale dell’epoca.

La mostra non si limita a valorizzare la bellezza delle opere, ma invita il pubblico a riflettere sul significato e sul ruolo delle collezioni private nella conservazione del patrimonio culturale. Attraverso pannelli esplicativi e approfondimenti, il visitatore può scoprire le storie dietro queste raccolte: i criteri che hanno guidato i collezionisti, le sfide della conservazione e il percorso che ha portato queste opere dall’ombra alla luce.

Come sottolinea il curatore Giancarlo Graziani, questa esposizione rappresenta un momento cruciale nella promozione del patrimonio notificato, trasformando opere spesso inaccessibili in risorse culturali per la comunità. La mostra pone inoltre un’importante domanda sulla gestione del patrimonio artistico privato e sulla necessità di modelli di valorizzazione innovativi e inclusivi.

Un riconoscimento speciale va alla Professoressa Mina Gregori, presidente onoraria del comitato scientifico, la cui straordinaria competenza come membro dell’Accademia dei Lincei ha arricchito l’approccio scientifico e curatoriale del progetto.

Con I Capolavori del Patrimonio Nascosto, San Marino si conferma come centro di eccellenza per la promozione della cultura e della storia dell’arte, offrendo una rara opportunità di ammirare opere d’inestimabile valore e di riflettere sul ruolo delle istituzioni nella tutela e valorizzazione di un patrimonio che appartiene a tutti.

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