Soldati in guerra, ma a ritmo poetico. I paradossi di Cesare Fullone a Milano

Dal 29 maggio al 29 giugno gli spazi della FABBRICA EOS Gallery di Milano ospitano la mostra Per aspera ad astra, di Cesare Fullone, con un testo poetico di Franco Arminio.

In mostra la serie Soldati, esposta per la prima volta, a Milano, nel maggio del 2013, la serie riproduce immagini di soldati a cui l’artista ha aggiunto frasi poetiche di Camus, Melisso di Samo, Freud, Rimbaud, Saffo, San Tommaso d’Aquino, Shakespeare e altri pensatori.

 “Durante tutto il mese di giugno – ci racconta Cesare Fullone – i visitatori della Fabbrica Eos potranno acquistare oltre alle 12 fotografie autografate della serie originale, i manifesti delle stesse ad un prezzo simbolico.” “L’idea della mostra – ci spiega ancora l’artista – è arrivata da Fabio Novembre e Giancarlo Pedrazzini che, visto l’attuale contesto socio-politico, mi hanno sollecitato ad esporre anche se in una diversa modalità, la serie Soldati.”  

Le opere, infatti, sono state riprodotte, in numero limitato, per una loro collocazione nello spazio urbano, divenendo manifesti e affissi negli spazi appositi.

Cesare Fullone confonde e sovverte i concetti di ordine e disordine, semplicità e complessità per rivelarne la fragilità e la possibilità che l’uno sia celato nell’altro al di là delle apparenze”, scrive Fabio Novembre.

Le immagini di soldati in assetto di guerra che però fanno delle riflessioni poetiche potrebbero sembrare un paradosso, ma è proprio quello che l’artista vuole comunicare. “C’è un rapporto estremamente stridulo tra l’una e l’altra, ma se il soldato pensasse alla filosofia, se l’uomo pensasse alla filosofia, alla poesia, all’amore, alla letteratura, ci sarebbero le guerre? Questa è la domanda da fare, è questo il grande interrogativo. È una mostra assolutamente contro la guerra e a favore della poesia e della cultura perché, se la cultura e la poesia invadessero il pensiero degli uomini certamente non penserebbero alla guerra – continua ancora Cesare Fullone -. Con le parole, dolci o filosofiche, quindi, cerchiamo di neutralizzarla.”

Nella serie Soldati la parola costituisce un elemento fondamentale della poetica stessa dell’opera.

Il linguaggio per l’artista diviene reazione poetica a ciò che accade, i testi diventano una testimonianza sulle diverse modalità che caratterizzano le verità della conoscenza e la forza dell’aggressione.

“E’ un richiamo alla situazione attuale, nella vetrina della galleria ci sarà un testo che Franco Arminio ha scritto appositamente per questi lavori, in rosso come in rosso sono le parole dei poeti degli scrittori e dei filosofi in bocca ai soldati. Il rapporto tra parole e immagini è una delle mie peculiarità.” Ci spiega ancora Fullone.

Laparola ha un forte potere emotivo, sono il pretesto per far riflettere lo spettatore immerso nella follia quotidiana. Parole e testi che raccolgono teorie e poesie, saperi e pensieri, opere che impediscono il confondersi con il rumore degli accadimenti, opere che indicano un senso poetico, vivente e molteplice, affettivo e intenso. Insomma, un inno al vivere e alla vita.

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