“I WON’T LEARN TO CRY” di Alexandra Vertinskaya

Inaugura oggi, 1 giugno, alle ore 19 presso la Galleria The Project Space di Pietrasanta, Ex Marmi via Nazario Sauro 52, la mostra I WON’T LEARN TO CRY di Alexandra Vertinskaya, organizzata da Annalisa Bugliani Arte in collaborazione con la Fondazione Tg Residency.

La mostra, che sarà visibile fino al 20 luglio, consiste in 15 dipinti, alcuni di grandi dimensioni, e 4 sculture in bronzo, opere che rappresentano i fiori nella pittura, nella scultura, nell’architettura e nel design futuristico.

Nelle vecchie opere di Alexandra si nota una serenità forte e delineata, utile a guardarsi dentro e a nutrire la propria anima, caratteristica che, con lo scoppio della guerra e con il suo arrivo in Italia, è purtroppo andata persa. Osservando le sue tele odierne quel senso di pace non compare più.

“Può sembrare facile attraversare il velo invitante dei dipinti di Vertinskaya per entrare nel regno della calma – spiega il critico Kirill Petrin-, ma è tutt’altro che vero. Non oggi, quando il mondo è dilaniato dalla guerra. Vertinskaya trasforma le proprie opere in pareti litografiche inespugnabili su cui riproduce i disegni creati dai bambini nascosti nei rifugi antiatomici. Questo rende irraggiungibile questo mondo di quiete e tranquillità. Il dolore di questi bambini, che è un dolore puro, fa riferimento all’arte del passato come un terribile promemoria del valore civile della lacrima di un bambino. Un avvertimento a tutti noi – conclude il critico – che la relativa sicurezza di cui potremmo godere non è altro che un’illusione”. 

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