Dal 19 gennaio al 18 febbraio 2024, il loggiato al piano terra del Museo Novecento di Firenze, diventa sede del progetto espositivo Different Might Be Everything firmato dallo street artist romeno, ma ormai di adozione fiorentina, Kraita317.
Nato dalla collaborazione con la Street Levels Gallery di Firenze, Different Might Be Everythiing è un intervento unico e site-specific che nasce da una riflessione sull’opera al neon di Maurizio Nannucci, Everything Might Be Different, esposta nel chiostro del Museo dal 2017. Invertendo la prima e l’ultima parola viene ribaltato il senso della frase: il significato dell’opera di Kraita317 esprime proprio la volontà di riconoscimento e legittimazione da parte di un movimento artistico (quello della street art) spesso sminuito e che tende a suscitare pregiudizi negativi e che, invece, dovrebbe essere rivalutato come mezzo per una riflessione più grande.
Infatti, l’obiettivo principale delle opere astratte di Kraita317 è quello di suscitare sensazioni e sentimenti di rilievo, servendosi di forme essenziali e colori primari. Si esclude l’uso della parola, di una comunicazione verbale e visiva diretta, a favore di un lavoro introspettivo più profondo, che porta lo spettatore e l’artista stesso a porsi alcuni quesiti; l’atto finale di questo processo (e di conseguenza l’individuazione delle relative risposte) corrisponde con quello della conclusione dell’opera.
Per portare avanti il suo lavoro, lo street artist affida proprio alla strada il compito di custodire le sue opere, esponendole così all’usura del tempo e all’interazione con l’ambiente urbano. In questa ricerca artistica sono proprio la città e i suoi abitanti che diventano non solo i destinatari dell’opera ma anche i suoi protagonisti, poiché attraverso la loro diretta interazioni con essa ne alterano l’originale forma. Così anche il loggiato del museo si trasforma in un percorso cittadino di spazio pubblico.
Nonostante il binomio museo – street art si sia sempre posto come inconciliabile e antitetico, come ha dichiarato il direttore del Museo Novecento, Sergio Risaliti, il museo rivolge da sempre grande attenzione alla ricerca artistica delle nuove generazioni, affidando a giovani artisti spazi e occasioni importanti per un confronto con l’edificio, la sua collezione e programmazione, cercando sempre il massimo dell’apertura culturale e di attivare lo scambio tra le diverse generazioni, così da rendere il museo non un’istituzione statica ma un centro dinamico di produzione.
L’obiettivo di questo interscambio si ricollega al significato dell’opera stessa: rivalutare l’importanza comunicativa di una manifestazione artistica spesso mal vista soprattutto dalle istituzioni museali, con il fine invece di promuoverla e dichiararla a tutti gli effetti una validissima forma d’arte. Per ammirare l’intervento di street art si seguono gli orari di apertura del Museo Novecento, tutti i giorni dalle 11:00 alle 20:00 escluso il giovedì.