Dal 16 al 21 dicembre sono disponibili stampe in edizione limitata dello street artist Lucamaleonte presso i negozi del quartiere Testaccio coinvolti nel progetto ReStart Rome.
La creatività che fa ripartire un intero quartiere a Roma, il Testaccio. Ecco che con questo obiettivo lo street artist Lucamaleonte, conosciuto in tutto il mondo per le sue opere con le quali ama raccontare le storie dei luoghi nelle quali vengono realizzate, è stato coinvolto nel progetto ReStart Rome da ACNE, il creative collective della famiglia Deloitte.
La parola d’ordine è RIPARTENZA, per l’arte, la cultura e le piccole attività commerciali: per questo, dopo avere realizzato un nuovo murale all’ingresso del Mercato Testaccio a Roma, Lucamaleonte ha scelto di coinvolgere sei attività di quartiere nel progetto.
IL NUOVO MURALE DI LUCAMALEONTE
L’opera, realizzata in 8 pannelli all’ingresso del Mercato Testaccio, prende spunto proprio dalla storia di questo quartiere, un tempo conosciuto come “Monte dei Cocci” (dal latino mons testaceus, cioè “monte fatto di cocci”), perché nato dall’accumulo di numerosi strati di cocci di oltre 53 milioni di anfore in terracotta. Così il murales di Lucamaleonte vuole ricomporre i “cocci” di questo momento storico per creare qualcosa di nuovo, raffigurando un’anfora che è un collage di sei diversi frammenti, ognuno ispirato alle parole dei negozianti, alla loro idea di futuro e ripartenza.
COME OTTENERE LA STAMPA IN EDIZIONE LIMITATA
Per attivare davvero il quartiere Testaccio, è stata creata una rete di small business della zona, i quali hanno ricevuto una stampa ciascuno che raffigura la sezione del murales di Lucamaleonte dedicata alla loro realtà.
Le stampe, in edizione limitata, sono offerte in omaggio a coloro che per primi effettuano un acquisto dal 16 al 21 dicembre 2021. L’obiettivo è quello di spingere il pubblico a tornare a vivere il quartiere: solo acquistando tutti i pezzi nei negozi protagonisti è possibile ricostruire l’intera opera e sostenere la ripartenza di Testaccio.
Cover Photo Credits: Courtesy Acne Creative Collective Digital Deloitte