
Cortocircuiti, ribaltamenti di prospettiva, nuove folgorazioni estetiche: il contemporaneo italiano in mostra alle Gallerie delle Prigioni.
Fondazione Imago Mundi riapre le Gallerie delle Prigioni (Treviso) con Italian Twist (dal 10 giugno al 26 settembre), nuova mostra collettiva che mette al centro la produzione artistica italiana, esaltando la cultura visiva contemporanea made in Italy.
La mostra, a cura di Elisa Carollo e Mattia Solari, presenta una selezione di opere di 19 artisti italiani, nati negli anni โ80 e โ90: una raccolta eterogenea, con lโobiettivo di far emergere la molteplicitร e la diversitร dei linguaggi e riflettere su temi attuali: riconoscimento dei diritti civili e di genere, la sorveglianza digitale, la relazione fra natura e uomo.
I 19 artisti in mostra sono:
Paola Angelini, Ruth Beraha e Allison Grimaldi Donahue, Gianluca Concialdi, The Cool Couple, Giuseppe Di Liberto, Irene Fenara, Christian Fogarolli, Riccardo Giacconi, Diego Gualandris, Iva Lulashi, Ruben Montini, Ludovico Orombelli, Fabio Roncato, Alice Ronchi, Alessandro Simonini, Marta Spagnoli, Luca Trevisani, Serena Vestrucci.
Italian Twist vuole essere anche occasione per un’esplorazione e una riflessione sulla produzione artistica italiana degli ultimi 10 anni. Presenti in mostra, anche le raccolte di Imago Mundi Collection dedicate allโItalia per un totale di oltre 780 opere realizzate da artisti storicizzati come Sandro Chia, Emilio Isgrรฒ, Renata Boero, Massimo Vitali fino alle generazioni piรน giovani come Loredana Longo, Nicola Samorรฌ, Guglielmo Castelli, per offrire una panoramica ricca, varia e approfondita della cultura visiva contemporanea del nostro Paese.
In questa intervista Elisa Carollo e Mattia Solari, curatori della mostra Italian Twist fanno luce sulla mostra, rivelando aspetti inediti e risvolti sorprendenti.

1) La mostra vuole celebrare la cultura visiva italiana in un momento critico per il nostro Paese, in cui รจ necessario ripristinare un sentimento di coesione ed esaltazione del โMade in Italyโ per risollevarci dallโattuale stato di crisi. Pensate che anche lโarte possa fare la sua parte?
Da sempre lโarte anticipa e traduce il sentire di un determinato momento storico. Noi crediamo che lโarte, quella contemporanea a maggior ragione, aiuti a capire il nostro tempo, ancorando forme di comprensione del presente a oggetti e immagini, amplificando la risonanza e lโereditร del nostro oggi per il futuro. Crediamo che il fare artistico evidenzi possibilitร critiche e rigenerative per la societร nella quale gli artisti operano. Partendo da questi presupposti Italian Twist si pone come cartina di tornasole di quelle energie culturali e creative sparse per la penisola necessarie per reimmaginare una ripartenza in seguito alle crisi pandemica, sociale ed ecologica che stiamo attraversando.
La mostra sceglie per questo, anche programmaticamente, di concentrarsi sugli artisti nati negli anni โ80 e โ90, per sondare le potenzialitร delle generazioni di artisti piรน recenti.
Partire dallโItalia e dagli artisti giovani allโindomani della pandemia testimonia una volontร di rinascita e fiducia nellโarte. La pandemia ci lascerร inevitabilmente un mondo diverso, e lโarte รจ qui per aiutarci a comprenderlo e a reinventarlo.
2) Insieme ai grandi nomi dellโarte della collezione di Fondazione Imago Mundi sono esposte opere di artisti molto giovani: in che modo dialogano queste due realtร ?
Insieme alle Imago Mundi Collection esposte al pian terreno, in Italian Twist esponiamo i lavori recenti di 19 artisti. Questi, piรน che il risultato di una selezione, sono lโesito di un dialogo sviluppato con gli artisti e cristallizzatosi in un secondo momento nelle opere esposte. Alcune di esse sono state appositamente prodotte come interventi site-specific, altre sono in prestito, ma sempre allestite in dialogo con gli spazi fortemente connotati ed estremamente suggestivi di Gallerie delle Prigioni.
Nel loro insieme le opere formano di volta in volta dialoghi o monologhi, sia nella raccolta di Imago Mundi Collection sia in mostra, con un susseguirsi libero e rivelatorio di assonanze e dissonanze, relazioni inedite e inaspettate che non seguono necessariamente criteri cronologici o stilistici. In particolare, abbiamo scelto di dare l’opportunitร ad alcuni artisti esordienti di produrre ad hoc delle opere, spesso in stretto dialogo con lโidentitร del luogo, come nel caso dellโopera di Giuseppe Di Liberto o di Alessandro Simonini che hanno ripensato gli spazi delle celle espositive partendo proprio dalla loro storia e memoria.
Questo approccio rientra del resto anche negli obiettivi che guidano oggi la fondazione. Nata nel 2019, si propone da un lato di valorizzare il ricco patrimonio di opere e relazioni del progetto Imago Mundi, dallโaltro di estendere e rinnovare il suo ruolo come promotore di sostegno della produzione artistica contemporanea e del dibattito culturale attorno ad essa.
3) Italian Twist vuole essere anche occasione per un’esplorazione e una riflessione sulla produzione artistica italiana degli ultimi 10 anni: come si รจ sviluppata lโarte italiana nellโultimo decennio secondo la vostra opinione?
Questa domanda meriterebbe spazi e tempi appositi per poter tentare di rispondervi anche solo parzialmente. Tutti possiamo constatare che in questโultima decade il mondo รจ cambiato molto: siamo sempre piรน connessi e calati in un bipolarismo fra reale e virtuale. La pandemia col suo portato lessicale e di consuetudini costituirร probabilmente una cesura per i prossimi dieci anni, e, se non ci farร diventare migliori, di sicuro accelererร molte delle dinamiche che fino a prima erano agli albori. Se pensiamo alle generazioni di artisti che operavano nel primo decennio rispetto a quelle che opereranno negli anni venti, sarร sempre piรน presente un senso di incertezza e precarietร .
Gli artisti in mostra hanno iniziato ad esporre intorno alla prima decade del nuovo millennio, sono eredi di un contesto artistico che riflette posizionamenti geografici e culturali rispetto la globalizzazione degli anni โ90, politiche culturali non sempre lungimiranti, un sistema dellโarte ancora fragile, una professionalizzazione piรน lenta rispetto al percorso in altri paesi; fattori questi che hanno rallentato lโesportazione degli artisti nostrani, tranne che per alcune eccezioni. Tuttavia il panorama artistico italiano rimane comunque vivace, ricco e diramato in gran parte della penisola; e se da un lato non mancano le opportunitร e lo scenario internazionale รจ piรน facilmente raggiungibile, dallโaltro sia la concorrenza che lโomogeneizzazione sono cresciute. Perciรฒ, nel passaggio a quella condizione che alcuni definiscono ipermoderna, lโarte italiana non si fa trovare impreparata, bisogna solo riuscire a dargli voce e spazio.
4) Nel testo curatoriale della mostra si legge che โlโarte non vuole dare risposte ma stimolare una riflessione sul presenteโ. Quali tematiche affronta Italian Twist e quali spunti offre al visitatore?
Italian Twist รจ una mostra collettiva che raccoglie poetiche e tematiche eterogenee. Risulta difficile riassumere perchรฉ ogni lavoro porta in direzioni diverse, tuttavia le opere in mostra si possono circoscrivere in tre aree: i lavori su tela, i lavori con la materia e i lavori nello spazio.
I primi, opere di pittori ma non solo, lavorano su due dimensioni e trattano la superficie come un filtro. Per questo รจ emerso che come trait dโunion per questa sezione di โpittura espansaโ la porositร fosse un concetto interessante: gli artisti esplorano sia risvolti biografici personali sia la storia dellโarte traducendo su tela una lettura mediata di tali esperienze.
I secondi, afferenti generalmente alla scultura, sono opere che risultano da un processo. Qui quasi tutti gli artisti non decidono le forme ma innescano processi che producono lโopera agendo da attivatori piรน che da autori; quasi tutte le opere in questo caso riflettono sulla concezione di natura e di come ci relazioniamo con essa, come a suggerire una relazione piรน attenta alle dinamiche che inneschiamo, tanto piรน oggi quando siamo i conclamati responsabili di un cambiamento climatico potenzialmente letale per molte specie.
La terza area รจ quella degli artisti che lavorano con lo spazio attraverso installazioni, questi invece si concentrano sul rapporto fra lโindividuo e la societร da un punto di vista conflittuale dando una lettura critica di fenomeni come l’inclusivitร e i diritti civili, il controllo psicologico esercitato dalla societร , la definizione dei confini fra follia e normalitร .
Inevitabilmente poi รจ presente anche una riflessione sulla sfera digitale: una certa attenzione allโestetica delle immagini prodotte dagli apparati di sorveglianza, con la loro qualitร da โpoor imageโ come le definisce Hito Steyerl, fino agli strumenti per sfuggire alla pervasivitร della tecnologia e della costante infodemia nella quale siamo calati quotidianamente.
Per questo Italian Twist pone spunti a 360 gradi su un presente accelerato, rizomatico, complesso e tenta di offrire stimoli per una ricerca di senso del tempo che viviamo.
Cover Photo Credits: Christian Fogarolli, My Mind Is On Fire, 2018 – Fusione in vetro, pigmenti minerali, lampada UV, sabbia minerale, Courtesy Gallerie Alberta Pane, Parigi-Venezia