Intervista a Giuseppe Stampone in mostra al MAC di Lissone

Intervista a Giuseppe Stampone, uno degli interpreti piรน conosciuti e rappresentativi del panorama artistico italiano e internazionale, in mostra al MAC di Lissone fino al 29 Gennaio 2023.

Autoritratto di Giuseppe Stampone

Lโ€™ARTISTA DEVโ€™ESSERE RICONOSCIBILE!

Abile disegnatore, tanto da aver dato vita ad un nuovo colore della popolare penna Bic, il Blu Stampone, lโ€™artista Giuseppe Stampone nato in Francia รจ oggi apprezzato nel mondo grazie alla sua riconoscibilitร .

Il tratto distintivo di Giuseppe Stampone si muove su due canali: la Galleria e il Network. Da una parte cโ€™รจ il gallerista come mediatore, dallโ€™altra cโ€™รจ una rete globale che รจ dialogo e interconnessione. Il Focus risiede nella doppia responsabilitร  dellโ€™opera dโ€™arte e dello spettatore di interagire e sensibilizzare, creando reti di condivisione in uno spazio fisico e virtuale.

Phallic Erection 2014 Penna bic su tavola 200X220 cm Collezione Ilenia e Bruno Paneghini BustoArsizio Courtesy Prometeo Gallery Ida Pisani Milano Lucca

LA MOSTRA DI STAMPONE AL MAC DI LISSONE

Personale Connettivo, รจ il titolo dellโ€™esposizione al MAC di Lissone che ospita i lavori di oltre 25 anni di carriera dellโ€™artista.

Il primo piano รจ dedicato a progetti partecipativi di Global Education, volti a creare coscienza su tematiche cruciali. Tra loro gli oramai celebri โ€œAbecedariโ€ realizzati con la penna Bic.

Ancora le โ€œmappe geopoliticheโ€ che, attraverso le immagini proposte e la partecipazione attiva delle persone, sviluppano processi in cui la comunicazione รจ intesa come messaggio ma allo stesso tempo comunitร .

โ€œAcquerelli per non sprecare la vitaโ€ รจ un progetto iniziato nel 2006 e concluso nel 2012, allโ€™interno del piรน ampio We are the planet. Si tratta di unโ€™azione sociale che indaga tematiche di salvaguardia ambientale ed educazione alla consapevolezza e al corretto uso di risorse idriche. Il momento artistico e didattico entra in una rete fisica, lo spazio reale e virtuale, il Network, coinvolgendo giovani, studenti ma anche persone allโ€™interno del sistema dellโ€™arte.

Acquerelli per non sprecare la vita 2006 2012 Parte del progetto We Are The Planet 206 2014 Installazione site specific fotografie video dimensioni ambientali Con la partecipazione di 10000 bambini 10000 bottiglie e 400 scuole di ogni ordine e grado

Al secondo piano troviamo tavole, disegni, mappe che popolano oggi Musei, Fondazioni, Gallerie. Questi lavori prendono avvio da una tradizione pittorica classica ma diventano reinterpretazioni applicate al vivere attuale. Per questo motivo e per il carattere dโ€™immediatezza Stampone si definisce una fotocopiatrice intelligente.

L’INTERVISTA A GIUSEPPE STAMPONE

Oggi, nellโ€™era del medium digitale, come sono cambiati il messaggio e la comunicazione dellโ€™arte?

“Con i new media e lโ€™era della globalizzazione lโ€™arte รจ partecipativa e finalmente libera. Lโ€™arte รจ piรน autoreferenziale grazie ai media. Non sono contro i media, perรฒ li percepisco come divulgatori del contenuto e non come contenuto stesso. Il mezzo รจ il messaggio, diceva Marshall McLuhan. Per me non รจ cosรฌ.”

Esiste oggi una critica dโ€™arte e qual รจ il suo ruolo?

“Penso che la critica dโ€™arte in questo periodo abbia un valore maggiore rispetto alla figura del curator. Io conosco gli artisti, le gallerie, posso organizzare da solo una mostra. Mentre lo storico e il critico vanno a contestualizzare, storicizzare, archiviare, fissare un contenuto dellโ€™artista, il curatore non ha piรน ragione di essere perchรฉ non esiste piรน il sistema dellโ€™arte.”

Lavorando con i giovani cosa senti di dire loro a proposito di responsabilitร ?

“Ci vuole una grande struttura teorica. Chiedo ai miei studenti di leggere Hauser, Calvesi, McLuhan, Barilli, fare una ricerca e giustificarla. Devono confrontarsi con la storia dellโ€™arte e contestualizzare la ricerca. Quando fai le opere cosa fai Stamp? Mi chiedono. Respiro. Rispondo.

Immagine di copertina: Palla Corda, 2019. Penna Bic su tavola, 40X30 cm. Collezione Oscar Damiani, Milano. Courtesy Marie-Laure Fleisch, Bruxelles

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