Il suo scopo è quello di promuovere un nuovo approccio alla vita, più lenta e sostenibile, grazie alla tecnologia.
Nato in una piccola cittadina danese di campagna vicina all’oceano e allo stesso tempo affascinato dai paesaggi virtuali dei videogiochi, Jakob Kudsk Steensen dedica la sua ricerca artistica all’interazione tra natura e tecnologia, due concetti che apparentemente sembrano annullarsi.
Ripensare il paesaggio naturale, nelle sue emozioni e sensazioni, attraverso la lente tecnologica, in un’accezione fortemente ecologica, è l’obiettivo dei suoi progetti.
In una sua opera intitolata Re-Animated, presentata alla Biennale di Venezia nel 2019, l’artista affronta il tema dell’estinzione attraverso l’uso del video e della realtà aumentata.
Quasi in modo fantascientifico, Kudsk Steensen utilizza la tecnologia per manipolare le immagini e costruire da zero un nuovo paesaggio, riconducibile però alla realtà da cui è stato ispirato.
Nell’era prettamente digitale che stiamo vivendo, l’artista afferma che la tecnologia: “Può essere quasi un’utopia e una totale distruzione delle relazioni con gli altri individui o dell’ambiente, ma potrebbe anche portare alla poesia, all’apprezzamento e all’energia pulita.
L’esperienza virtuale degli ambienti naturali proposta da Kudsk Steensen è sia razionale che irrazionale. Il nostro modo di vivere la natura può essere stravolto dai supporti tecnologici, spesso associati all’immediatezza e alla velocità.
Secondo Kudsk, è “non solo possibile, ma necessario, rallentare la dimensione digitale” al fine di vivere il nostro rapporto con i media in maniera più sostenibile e naturale, pur non demonizzando la tecnologia.
Cover Photo credits:JAKOB KUDSK STEENSEN, IMMAGINE FISSA VR, PER GENTILE CONCESSIONE DELL’ARTISTA