Ci sono ancora tre mesi di tempo, fino al 31 marzo 2025, per visitare la IV Biennale dell’Incisione Italiana Carmelo Floris nel piccolo centro di Olzai, in provincia di Nuoro. La Biennale, ospitata negli storici spazi della Casa Mesina Cardia, offre una straordinaria opportunità per esplorare le molteplici declinazioni del linguaggio incisorio, mettendo in risalto il lavoro di artisti di calibro nazionale e internazionale e la capacità di questo sfaccettato medium di parlare di questioni contemporanee.
Uno dei momenti più significativi di questa edizione sarà la presentazione ufficiale del catalogo della Biennale, che si terrà il 14 dicembre. Il volume, curato da Eikon, sarà presentato dal direttore artistico Enrico Piras e dalla curatrice Chiara Manca, che guideranno il pubblico in una riflessione sulle opere e sul significato dell’incisione come linguaggio artistico. L’inserimento della traduzione in inglese dei testi costituisce una scelta strategica e simbolica: da una parte, si punta a una maggiore diffusione internazionale del catalogo, destinato a biblioteche, musei e centri culturali di prestigio; dall’altra, si sottolinea la volontà di fare della Biennale non solo un evento locale, ma una piattaforma di confronto culturale e artistico con il panorama globale.
Una delle caratteristiche distintive della Biennale è il Premio Acquisto, che si rinnova anche in questa edizione. Per ciascun artista partecipante, la direzione artistica ha selezionato un’opera che entrerà a far parte della collezione permanente della Pinacoteca Comunale. Questo meccanismo non solo valorizza il lavoro degli incisori, ma arricchisce in modo tangibile il patrimonio artistico di Olzai, consolidando la centralità del Comune nel panorama culturale regionale e nazionale.
Un altro momento di grande rilievo sarà la presentazione di una nuova acquisizione per la Casa Museo: il Ritratto di Don Giacomo Satta di Carmelo Floris, recentemente donato dalle eredi del Prof. Fausto Satta. Questo dipinto, che si aggiunge alla già ricca collezione della Casa Museo, è un’opera che parla non solo del talento pittorico di Floris, ma anche del suo legame profondo con il territorio e con i protagonisti della vita sociale e culturale della sua epoca.
La dimensione collettiva e identitaria della Biennale è stata sottolineata dal sindaco di Olzai, Maria Maddalena Agus, che l’ha definita “la perla del nostro prezioso patrimonio culturale”. Nel suo discorso, il sindaco ha evidenziato il valore sociale dell’incisione, intesa non solo come pratica artistica, ma come strumento per rafforzare i legami di comunità e promuovere la condivisione di valori culturali. La presenza di un Comitato Scientifico composto da critici d’arte di rilievo e la partecipazione di artisti isolani, nazionali e internazionali confermano la capacità della Biennale di coniugare radicamento locale e apertura al mondo.
La giornata inaugurale sarà arricchita dall’intervento musicale del pianista Gianmichele Milia, un momento di grande raffinatezza reso possibile grazie al Patrocinio del Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” di Sassari. Il presidente del Conservatorio, l’avvocato Ivano Iai, ha auspicato un futuro di collaborazione tra gli enti, riconoscendo nell’arte e nella musica il terreno comune per una crescita culturale condivisa.
La IV Biennale dell’Incisione Italiana Carmelo Floris conferma Olzai come un fulcro culturale, un esempio di come un piccolo centro possa ambire a una dimensione universale.