Lo studio dell’agenzia sottolinea come la cultura stia subendo un duro colpo
“La situazione di molti artisti è passata dall’essere precaria a insostenibile, mettendo in pericolo la diversità del creato“.
Queste sono le parole dell’UNESCO, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di Cultura, scienza e istruzione. Nell’ultimo rapporto di recente pubblicazione, viene sottolineato come la pandemia abbia colpito duramente il settore culturale, con entrate diminuite tra il 20% e il 40% nell’anno appena trascorso.
Lo studio di 332 pagine, analizza nel dettaglio la situazione globale del settore, con numerosi grafici ed esempi concreti.
“Nel 2020 il reddito ottenuto dai creatori è diminuito di oltre il 10%”. “Da quando è stata dichiarata la pandemia, gli artisti hanno dovuto fare molto più affidamento sullo streaming che non fornisce entrate sufficienti per sostenere una carriera professionale“, riporta la ricerca.
I temi che vengono affrontati nella ricerca sottolineano quindi l’importanza sociale ed economica della cultura, considerata motore di sviluppo sociale.
Nonostante ciò, l’UNESCO denuncia che “Gli investimenti pubblici in cultura sono in calo da 10 anni“, aggiungendo che “regolamenti insufficienti o inadeguati e la mancanza di competenze nell’ambiente digitale aumentano le disuguaglianze“.
Cover Photo Credits:Courtesy: Courtesy Unesco