A 60 anni dalla realizzazione dell’opera d’arte più dissacrante mai realizzata – la famosa scatoletta di Piero Manzoni “Merda d’Artista” – Fè vuole rendere omaggio all’autore di questa icona traducendola in digitale, smaterializzando dunque contenitore e contenuto.
L’opera di Manzoni, con al centro la corporalità nelle sue varie espressioni, innesca, 6 decenni dopo, il lavoro di Fè che parallelamente indaga la corporalità digitale nei suoi input e nei suoi output, riflettendo sul loro valore e sul processo metabolico in sé.
All’epoca Manzoni aveva messo in vendita le scatolette ad un prezzo equivalente al valore corrente in oro: 30 gr di “prodotto” per 30 gr d’oro. Fè mette in vendita 30 MB di “Crypto Merda d’Artista” per il valore equivalente a 30 grammi di oro in crypto valute.
La grafica dell’etichetta ricalca il modello dell’originale salvo che per la sfondo, dove la traduzione in codice binario del nome e cognome dell’artista diventa un pattern decorativo attualizzato. Identità personale e produzione artistica vengono allo stesso modo convertiti e digeriti sotto forma di dati.
L’opera sarà resa disponibile per l’acquisto con “drop” su di una piattaforma per la vendita di Crypto Arte – NFT Sabato 29 Maggio alle ore 12.00 che sarà rivelata sui profili social dell’artista.
“Il fenomeno della Crypto Arte, mi ha prima di tutto spiazzato e poi incuriosito, fa riflettere circa l’evoluzione del collezionismo e del profilo del collezionista. Impensabile fino ad un decennio fa ma ora i file – che altro non sono che contenitori di dati – sono stati nobilitati a opere d’arte collezionabili e desiderabili. Il virtuale da collezione, l’indesiderabile che diventa desiderabile, come la celebre scatoletta di Piero Manzoni.”
Cover Photo Courtesy the artist.