La metafora dello specchio

Il 5 luglio alle ore 20, nella città di Galatina ci sarà l’inaugurazione della mostra “La Metafora dello Specchio,” che si terrà negli storici spazi dell’ex Mercato coperto fino al 15 luglio 2024. Questa esposizione, ideata e curata da Cintya Concari e Roberto Marcatti, è il frutto di una consolidata collaborazione con Kubico srl.

La mostra, come suggerito dal titolo, avrà come soggetto lo specchio. Ventuno designer, tra architetti, pittori, grafici e progettisti, hanno offerto la loro interpretazione personale di questo oggetto rendendo partecipe lo spettatore della sua storia nei secoli.

Luciano Bolzoni, architetto, scrittore e curatore d’arte e la pittrice e scultrice Sara Forte ci raccontano il loro progetto. “Lo specchio è ispirato all’antica bambola Dáruma nata in Giappone nel XVI secolo. Queste bambole simboleggiano la forza, l’ottimismo e la capacità di rialzarsi in seguito alle cadute, concetti rappresentati soprattutto dalla loro forma: sono infatti degli ovali costruiti in modo che, dondolando, tornino sempre in piedi. Lo specchio racchiude in sé quindi la grande capacità, del tempo senza inizio, di riconsegnarci un’immagine trasformata di noi stessi, in virtù di una vera e propria battaglia spirituale che avviene prima di tutto dentro di noi nel mantenere con lucidità l’intenzione di creare il massimo valore possibile”.

Gli altri artisti partecipanti in ordine alfabetico: Luisa Bocchietto, Stefania Bolognese, Daniela Chionna, Cintya Concari, Gianfranco Conte, Salvatore Cozzolino, Ninì Elia, Beppe Facente,
Lorenzo Gemma, Massimo Iosa Ghini, Setsu & Shinobu Ito, Dino Lorusso, Bruno
Maggio, Francesco Mancini, Roberto Marcatti, Mauro Olivieri, Susanna Ponzetta, Piero
Surdo, Antonio Surdo e Giovanna Talocci.

Lo specchio, un tempo semplice strumento di vanità, ha assunto nuove dimensioni e significati. In un’epoca come la nostra, caratterizzata dall’importanza dell’immagine e dell’apparenza, esso è diventato un simbolo molto presente e indispensabile. L’uomo moderno è sempre più ossessionato dal suo aspetto e da come viene percepito dagli altri, un fenomeno amplificato dall’avvento dei selfie, della fotografia digitale e delle avanzate tecniche di chirurgia estetica.

I ventuno specchi progettati da Kubico srl sono oggetti di design e seguono precisi canoni artistici. Ognuno racconta una storia diversa, riflettendo non solo l’immagine di chi vi si specchia, ma anche le idee e le sensibilità dei designer che li hanno creati. Alcuni specchi sono di forma tradizionale, mentre altri sono di aspetto insolito e sono costituiti da materiali innovativi.

I curatori Concari e Marcatti e Kubico srl hanno già realizzato progetti insieme come “Da casa nasce casa” nel 2016 e “Modulor o Algoritmo?” nel 2019/2020, mostre itineranti che hanno portato il design di Galatina fuori regione. Con “La Metafora dello Specchio,” la loro collaborazione continua. Stavolta il loro lavoro è proteso a spingere lo spettatore ad interrogarsi sulla propria identità, sulle proprie aspirazioni e sui propri desideri e a trovare la differenza tra il mondo della realtà e quello dell’apparenza.

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