La National Gallery di Victoria ospita il primo AR Art Tour

Si chiama AR.Trail il primo AR Art Tour promosso dalla National Gallery di Victoria, in Australia, in collaborazione con Acute Art

La National Gallery di Victoria (NGV) ha lanciato l’AR.Trail con l’obiettivo dichiarato di “attirare i visitatori nel corridoio culturale di Melbourne e migliorare la loro esperienza della città”, oltre che essere il primo tour d’arte in realtà aumentata in Australia.

Grazie all’app mobile di Acute Art, i partecipanti possono seguire un tour autoguidato attraverso i luoghi compresi dei partner del progetto come Fed Square, ACMI e Koorie Heritage Trust, per scoprire le 22 opere AR specifiche per il sito.

La mostra presenta progetti degli artisti di Acute Art come KAWS, Marco Brambilla, Olafur Eliasson, David Shrigley, ma anche opere di nuova commissione.

OA Warrior I (pink) di Reko Rennie, Head Space di Ron Mueck e Shoeform (Sprouting) di Patricia Piccinini si distinguono per l’attenzione al territorio e appaiono per la prima volta in AR e rappresentano opere significative della National Gallery di Victoria.

Patricia Piccininis Shoeform Sprouting along Flinders Street National Gallery of Victoria

Per Daniel Birnbaum, direttore artistico di Acute Art, le opere in AR e quelle virtuali potrebbero essere distribuite a livello geografico in modi nuovi, collegando il pubblico locale in modi che creano formati espositivi completamente nuovi.

«Queste tecnologie cambieranno la struttura del mondo dell’arte e renderanno possibili nuove forme di scambio globale per un futuro in cui saremo meno propensi a saltare su un aereo?» si domanda Birnbaum.

La risposta potrebbe essere affermativa. Tra i tanti segni che le chiusure hanno lasciato sul settore culturale è l’ibridazione quello destinato a rimanere.

Lo stesso NGV continua a ospitare visite virtuali, con l’aiuto di Matterport, che garantiranno che le sue offerte vadano oltre i limiti geografici.

AR.Trail è stato finanziato dal Victorian Government’s Melbourne City Revitalisation Fund, facendo eco agli sforzi del governo del Nuovo Galles del Sud che, all’inizio di quest’anno, ha sostenuto una campagna online con sei musei di Sydney per promuovere le visite locali e internazionali.

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