L’autenticità delle immagini nell’era dell’AI

Insieme alle incredibili opportunità offerte dall’IA, sorgono anche sfide etiche cruciali. La manipolazione delle immagini generate con l’IA solleva interrogativi sulla veridicità e  sull’autenticità delle rappresentazioni visive. La diffusione di immagini create  artificialmente potrebbe minare la fiducia del pubblico nella realtà delle fotografie, aprendo la strada a possibili falsificazioni e abusi nel mondo della comunicazione visiva. Se con la fotografia possiamo costruire un set spingendoci oltre il reale, con l’IA non abbiamo confini alla nostra creatività.

Ricordiamo l’immagine generata con Midjourney con Papa Francesco vestito con un piumino bianco stile rapper che era andata virale, o i divertenti  meme che spopolano nel web e che vedono protagonisti personaggi fantastici come Harry Potter o reali come Gerry Scotti. Se queste immagini ci hanno strappato un sorriso e sono  state l’occasione per mostrare cosa si può creare con il text-to-image al grande pubblico,-  dobbiamo considerare anche l’altra faccia della medaglia. Se le fotografie possibilmente  rappresentano la realtà – pensiamo al fotogiornalismo o alla fotografia di reportage – ci  stiamo circondando di immagini tanto fantastiche quanto irreali e molto spesso anche le  fotografie sono talmente editate con programmi di ritocco diventando non più  rappresentative di quella realtà che dovrebbero testimoniare. 

Sui Social spopolano pure le modelle create con IA: Aitana Lopez con i suoi capelli rosa, un corpo perfetto e 144 mila follower ne è un esempio. Molti profili di AI Model sono trasparenti nell’indicare che sono AI Generated, altri lo sono molto meno. Una mancanza  di trasparenza – e legislazione – che non può che alimentare ulteriormente una dimensione di corpi perfetti lontani dalla realtà.  

Con l’evoluzione di nuovi tools per modificare e migliorare le fotografie, le immagini generate con IA sempre più definite in ogni dettaglio, rischiamo di allontanarci molto dalla realtà che la nostra cara e vecchia macchina fotografica ha sempre immortalato. Se la  strada è questa dobbiamo sicuramente armarci di consapevolezza e imparare a  conoscere le tecnologie disponibili o saremo vittime di questo mainstream e di una  dimensione “Hallucinate”. È vitale mantenere un dialogo aperto e critico sull’impatto dell’IA sull’industria fotografica e sull’etica pertinente l’uso di questa tecnologia. Questa discussione non riguarda solo la creazione artistica, ma riflette anche il metodo in cui percepiamo e interpretiamo il mondo attraverso le immagini che ci circondano. Ricordiamo  sempre l’importanza della fotografia come testimonianza storico, artistica e sociale. 

Una grande differenza tra la fotografia e le generazioni di immagini è che creare queste ultime richiede una quantità di energia. Quanta? Dopo qualche ricerca non ho trovato risposte concrete, solo un paio di paper su cui con qualche amico esperto faremo  approfondimenti. 

In generale, modelli come GPT-3 richiedono considerevoli risorse di calcolo e, di conseguenza, consumano una quantità significativa di energia contribuendo a fomentare  la discussione sull’impatto ambientale dell’IA e sull’importanza di sviluppare modelli più  efficienti dal punto di vista di risparmio energetico. GPT-3 è enorme, con 175 miliardi di  parametri, il che richiede molta potenza computazionale per poter funzionare, mentre i  modelli Text-to-image sono più piccoli ma anche loro consumano, e c’è un buco nero su  questi consumi ed emissioni di CO2.  

Chiedendo allo stesso GPT-3 abbiamo risposte non esaustive in termini di CO2 emessa. Quindi al problema copyright dobbiamo anche aggiungere la mancanza di comunicazione in termini di sostenibilità. Quanto consuma fare un’immagine? Se si sapesse nel dettaglio il consumo, ci sarebbe un uso più parsimonioso? Non si crea il problema se non se ne  parla. 

Quando con la blockchain sono usciti i report sui consumi di CO2 (uno importante  pubblicato dall’artista Memo Akten), si è potuto affrontare la questione e si sono cercate, e  trovate, le soluzioni ma qui siamo di fronte ad un grande silenzio e ad un’impennata di uso  delle AI Generative. Per il tema Copyright occorrerebbe un articolo a parte ma l’urgenza è sotto gli occhi di  tutti. Dai testi alle immagini, dalla musica ai video, bisogna trovare la strada corretta per  tutelare chi ha creato in passato ed anche chi crea oggi. 

Educazione e Formazione 

É evidente che ci troviamo in un momento storico in cui l’IA è entrata a gamba tesa nelle  nostre vite permettendoci di compiere grandi evoluzioni se anche solo consideriamo  le sue applicazioni nel campo della ricerca scientifica. Tra i tanti esempi, secondo Science l’IA che predice la struttura 3D delle proteine e’ stata la scoperta dell’anno 2021 e ci ha permesso di fare un incredibile balzo in avanti in questo campo. Molti ed importanti sono  gli usi positivi di questa super-tecnologia. In campo artistico le AI Generative sono state  utilizzate da molti artisti per mostrarci la bellezza e l’innovazione nell’arte con opere non  scevre di importanti contenuti. GPT, i text to image, i video con IA cambieranno  sicuramente molti e differenti scenari, alcune professioni scompariranno e altre  nasceranno proprio come è capitato quando è comparsa una “disruptive technology” e dovremo aggiornarci anche integrando le opportunità che questa offre con la  consapevolezza dei vantaggi acquisiti e dei limiti raggiunti, o imposti. 

Il text-to-image offre molteplici potenzialità, ed è essenziale un approccio equilibrato e  consapevole, che bilanci l’innovazione con una comprensione approfondita delle implicazioni etiche e legali che ne derivano. Qualcuno disse “Da grandi poteri derivano  grandi responsabilità”. La fotografia continuerà ad esserci come testimonianza della realtà,  ma anche come forma d’arte e strumento per catturare momenti significativi e forse con quest’hype sulla potenzialità creativa torneremo a riflettere sul valore del vero  comprendendo allora appieno le potenzialità della portata creativa dell’AI Generativa.

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