L’identità digitale è il titolo tema di Ibrida

In arrivo a Forlì la settima edizione del progetto Ibrida Festival Internazionale delle Arti intermediali 2022 dal titolo “Identità digitale”

Identità digitale è il titolo-tema di Ibrida Festival Internazionale delle Arti intermediali 2022 di Forlì, una proposta culturale e artistica tra videoarte, performance art, installazioni interattive, dialoghi (anche con il critico d’arte Renato Barilli) e musica elettronica – il cambiamento epocale che tutti stiamo vivendo.

Il festival, che avrà luogo dal 16 al 18 settembre 2022 negli spazi di EXATR – hub votato al contemporaneo situato nel centro storico della città.

Alcune anticipazioni dal programma di Ibrida

Live: Silvia Cignoli, Salvatore Insana e Caterina Palazzi presenteranno il concerto
audiovisivo Your Favourite Hell, in prima nazionale, creato ad hoc su commissione di Ibrida Festival 2022. Il compositore elettronico Økapi (aka Filippo E. Paolini) proporrà OTIS – Vertical Tales.

È in programma anche Soul Punx, con Konstantin Dellos (Lunakid) e le animazioni e
interazioni video live di Igor Imhoff.

Ogni sera, in chiusura, DJ set e visual a cura di Sonic Belligeranza, con DJ Balli e AcidZab.

Grande novità di questa edizione, un’intera sezione dedicata alle installazioni: per tutta la durata del Festival saranno liberamente fruibili opere create da Rino Stefano Tagliafierro (che presenterà Peep Show Box, viaggio privato nel mondo dell’erotismo nella Storia dell’Arte), Francesca Fini (con l’opera multimediale in realtà aumentata The reading, till the end of the world), Francesca Lolli (che allestirà l’installazione immersiva Tutte le volte che), Francesco Selvi e Matteo Pini (con Bertrando & Bernardo, installazione video ispirata ai mondi creati da Beckett e Ionesco) e Igor Imhoff (che tornerà a Ibrida con Eyes #41, software che scansionerà in tempo reale i visitatori tramite un apposito sensore ad infrarossi, creando una suggestiva esperienza di virtual reality).

Le proiezioni

Saranno proposte decine opere di videoarte provenienti da tutto il mondo, in parte selezionate tramite una open call che ha visto l’arrivo di più di duecentocinquanta creazioni da ogni parte del globo.

In programma, inoltre, sezioni tematiche (Video Performance, Segnali, Percezioni), un focus sul videoartista Marcantonio Lunardi curato da Silvia Grandi (con incontro live a introdurre le proiezioni) e Videoart Yearbook: l’annuario della videoarte italiana a cura del DAMS dell’Università di Bologna con cui da quest’anno Ibrida Festival ha stretto una
prestigiosa collaborazione sarà presente con una selezione video dall’ultima edizione della
rassegna.

Gli incontri pubblici e Ibrida Live

I critici d’arte Renato Barilli e Silvia Grandi presenteranno il progetto e la selezione video Videoart Yearbook, Domenico Quaranta, uno dei maggiori esperti italiani in arti digitali, introdurrà il suo libro Surfing with Satoshi. Arte, blockchain e NFT; Bruno di Marino dialogherà con l’artista Francesca Fini sulla video arte e arte al femminile; Elena Giulia Rossi presenterà il suo recente saggio Mind the Gap.

La vita tra bioarte, arte ecologica e post internet; per il terzo anno sarà proposto Art Magazine Talk, confronto tra le maggiori riviste di arte contemporanea italiana sulle trasformazioni del tempo che stiamo attraversando.

Ibrida Live: «Ibrida Festival ha subito e assimilato la violenza pandemica degli ultimi anni» concludono Francesca Leoni e Davide Mastrangelo «a partire dal 2020 abbiamo realizzato una piattaforma web permanente, raggiungibile dalla pagina qui: si
tratta di un contenitore/vetrina in divenire, in ascolto del mondo che cambia, che ospiterà in via esclusiva una parte dei contenuti del Festival.

Nello specifico, per l’edizione 2022, saranno proposte sezioni monografiche dedicate al lavoro di Virgilio Villoresi, Gianluca Abbate e Silvia De Gennaro».

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