Sabato 10 agosto si è tenuto l’ultimo appuntamento serale del festival d’arte di Massa “Luci e colori pop”, presso Villa Cuturi. Per questa ultima data dal titolo “Il collezionismo d’arte secondo Deodato Salafia”, oltre al gallerista, era presente anche l’esperta di economia dell’arte Alessia Zorloni.
Partendo da alcune riflessioni scaturite dai contenuti del libro di Salafia “Le tue prime cinque opere d’arte contemporanea”, si è dibattuto su alcuni punti salienti che ruotano attorno ai temi del collezionismo d’arte, al mercato dell’arte e alla figura del gallerista.
Spesso il collezionismo d’arte viene visto come un territorio inaccessibile per chi è alle prime armi, purtroppo per l’alone di mistero e la poca chiarezza che molte volte i galleristi stessi incutono al pubblico. Ecco allora che la parola chiave per Deodato Salafia è trasparenza.
Sotto quest’ottica diventa centrale comunicare il prezzo dell’opera, il nome dell’artista e la sua storia. In questo modo, grazie a una chiara presentazione dell’opera, resta più facile attribuirle il proprio valore.
Per ciò che riguarda sempre il valore delle opere d’arte, i due esperti concordano sul fatto che esso aumenta perché chi le compra e colleziona non è disposto a rinunciarvi; in questo modo, si crea scarsità e si aumenta il desiderio del compratore, strettamente correlato poi all’aumento di valore. Come spiega Alessia Zorloni, il mercato dell’arte prende alcune regole dal mondo del lusso, elitario e non facilmente accessibile.
C’è da specificare che il valore dipende anche dal periodo e dalla contestualizzazione del sistema in cui l’artista e l’opera si inseriscono.
Come si crea il valore di un’opera d’arte?
Anche galleristi e curatori d’arte assumono ruoli centrali nella creazione del valore dell’opera. Infatti, sono quasi sempre queste figure che scoprono gli artisti e creano il mercato attirando giornalisti e pubblico. Naturalmente succede anche il contrario, che i galleristi aggiudicandosi opere di artisti importanti riescono ad attirare clientela ampliando la propria rete di contatti.
Come si potrebbe definire la figura del collezionista? Ciò che alimenta il collezionista è l’esigenza e la spinta emotiva di possedere un’opera, e Deodato Salafia ha dato un’immagine molto interessante di ciò che significa per lui: l’opera d’arte rappresenta un buco nella parete che riesce a portare altrove. Infatti, all’interno di una casa dovrebbero essere collocate prima le finestre e poi subito dopo le opere d’arte. Questo perché interagire con l’opera d’arte ci porta a ricercare il senso e stabilire il significato della nostra esistenza. L’opera è qualcosa di tangibile che ci àncora al presente, qui e ora. Anche la cornice assume una valenza importante, rappresentando la membrana, la freccia, che porta e focalizza sul contenuto dell’opera stessa.
Chi sono i collezionisti d’arte? Parola ad Alessia Zorloni e Deodato Salafia
La Zorloni ha proseguito riassumendo in un unico fattore ciò che permette di catalogare i collezionisti: prima di tutto, essi differiscono per i bisogni che vogliono andare a soddisfare. Ci sono collezionisti che sono tali per per passione, per un bisogno emotivo disinteressato. Altri collezionisti sono invece attratti dal prestigio e dallo status symbol che può conferirgli possedere e collezionare pezzi d’arte. Alcuni in partenza sono già conoscitori di un artista o di uno stile, e man mano informandosi diventano studiosi e poi esperti, andando a specializzarsi. Di un’altra categoria ancora sono i collezionisti interessati all’opera per la sua valenza estetica ma non ne conoscono l’artista, oppure al contrario si rispecchiano nella filosofia di quest’ultimo e possedere le sue opere li fa sentire come affini. Non mancano, infine, coloro che collezionano a scopo di lucro e investimento. Per tutti coloro che invece vorrebbero avviarsi al collezionismo ma non sono esperti d’arte e non possiedono una cultura vastissima sul tema, poiché è facile sbagliarsi, se non si è troppo ferrati e non si vuol cadere in errore rischiando di fare un investimento errato, il consiglio di Deodato Salafia è molto pratico: “Con un budget di partenza di 10 mila, fermati a 2 mila o 5 mila”.
I consigli per gli Artisti: formazione, pazienza e un pizzico di fortuna
Sono stati dati anche alcuni preziosi consigli agli artisti che vogliono affidarsi a una galleria. Salafia e Zorloni hanno dato il loro punto di vista: inizialmente l’artista non dovrebbe affidare tutta la propria carriera al gallerista, ma dovrebbe investire il proprio tempo per formarsi su come funziona il sistema dell’arte. Dovrebbe presentarsi al gallerista solo dopo aver compreso e fatto proprio uno statement, aver creato un proprio sito e archivio di opere, in poche parole dopo aver individuato e definito chiaramente chi è e cosa fa. Infine, deve poi armarsi di pazienza e avere fortuna nell’individuare e nel far colpo sul gallerista giusto, il quale cerca esattamente qualcuno come lui. Ma anche il gallerista, a sua volta, deve impegnarsi per risultare attraente agli occhi degli artisti e accaparrarsi nomi interessanti.
Il futuro dell’arte tra digitale e Blockchain
Si è parlato anche di arte e digitale, della grande attenzione negli ultimi anni nei confronti della tecnologia Blockchain. In un mondo sempre più digitalizzato, le nuove tecnologie rappresentano il destino dell’arte di oggi: essa riesce e riuscirà a sopravvivere proprio grazie al digitale. Anche se, per Alessia Zorloni l’arte digitale ha ancora molti limiti, per superarne le mancanze sarebbero necessari device più evoluti e immersivi, che siano in grado di rendere l’esperienza artistica molto più completa ed efficace.
L’ultimo appuntamento previsto di “Luci e Colori Pop: Festival dell’Arte di Massa” ha registrato una grande partecipazione, con un pubblico attento, che ha potuto interagire con i due esperti attraverso domande e curiosità.
Il talk si è poi concluso con i ringraziamenti del sindaco di Massa, Francesco Persiani, soddisfatto del progetto e ottimista che questa collaborazione si possa ripresentare anche in futuro.
La visita della mostra che vede protagoniste le opere di Marco Lodola e Mr.Savethewall presso Villa Cuturi di Marina di Massa è possibile fino a domenica 18 agosto.