MIART 2021: preview della fiera d’arte

Torna in presenza miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano che apre la sua venticinquesima edizione per il primo anno diretta da Nicola Ricciardi. Preview delle opere presenti in fiera.

Dal 17 al 19 settembre sono 142 gallerie provenienti da 19 Paesi oltre all’Italia che tornano in presenza a Miart 2021. La fiera, tradizionalmente divisa in 5 sezioni con Established Contemporary, Established Masters, Emergent, Decades, Generations quest’anno propone gli stand al primo piano dei padiglioni di fieramilanocity_MiCo dove si susseguono opere di artisti contemporanei affermati, maestri moderni e giovani emergenti

Il percorso tra gli stand è ricco di dialoghi, scoperte e riscoperte dai primi del Novecento alle creazioni delle ultime generazioni.

Quest’anno miart rivolge una particolare attenzione alla parola poetica – interpretata come forma di linguaggio universale – a partire dal titolo scelto per accompagnare l’edizione 2021: Dismantling the silence, dall’omonima raccolta di versi del poeta statunitense di origine serba Charles Simić, a cinquant’anni dalla sua pubblicazione. 

Attraversando gli stand della fiera Miart in anteprima, emergono molte tematiche oggi più attuali che mai protagoniste tra gli stand

Una riflessione sulle tematiche ambientali è proposta dalla Galleria Renata Fabbri di Milano, che presenta il progetto Inhabiting without Belonging, di Margherita Moscardini, dove sculture e disegni di porzioni marine senza sovranità diventano protagoniste di mappe immaginate dall’artista. 

Particolare focus tra memoria e archeologia dell’arte è visibile in LOST series dell’artista norvegese Øystein Aasan nello stand della Galleria Enrico Astuni di Bologna dove le fotografie in bianco e nero ricoperte di cera delle opere d’arte razziate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale danno vita a un museo dell’impossibile. 

Lo stand di Conceptual Milano nella sezione Masters, attraverso la pratica performativa propone un’intera parete dedicata al corpo come oggetto d’arte dove ripercorre la ricerca di artisti quali Vito Acconci, Rebecca Horn, Paolo Gioli, Nan Goldin, Luigi Ontani e Francesca Woodman.

Nella sezione Emergent, la galleria White Noise di Roma esplora il mondo dei Millennials attraverso il lavoro di Luca Grimaldi, con la serie Campioni. Protagonisti dei dipinti sono oggetti di uso comune come le sneakers prodotte in serie su e-commerce orientali che diventano il simbolo di una generazione immobile che tende a vivere di maschere e costumi.

Tante le gallerie che propongono opere di giovani artisti che utilizzano materiali della tradizione come filati e ceramica, tra questi l’inglese Harriet Riddell nello stand della galleria C + N Canepaneri che presenta ricami a mano libera e performance dal vivo, o ancora Ruben Montini alla Prometeo Gallery con opere interpreti della cultura queer che riportano gli insulti più diffusi verso la comunità con lettere in broccato sardo.

Nella sezione Masters tanto colore blu e linee nelle opere dello storico Piero Dorazio, protagonista di un interno stand alla galleria Lorenzelli che propone la mostra monografica Piero Dorazio, L’eleganza del Blu grandi formati dal 1964 al 1989. 

Nell’ambito del design l’innovativa Unno gallery, prima galleria virtuale dell’America Latina propone Ciudad Perdida, omaggio a Città del Messico: elementi della tradizione vengono rielaborati in chiave moderna per creare una connessione tra tempo, spazio, memoria ed evoluzione.

Tra le gallerie è percepibile l’entusiasmo di tornare in presenza grazie al miart 2021, ma anche molta preoccupazione per la partecipazione internazionale di collezionisti che sono presenti, seppure e prevedibilmente in numeri minori rispetto al passato.

Nel frattempo ecco l’anteprima per immagini di Miart 2021.

Cover Photo Credits: “Performances”, courtesy of Conceptual Gallery

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