La mostra Mondo, organizzata da Gilda Contemporary Art e il Consolato Generale di Argentina a Milano, celebra i 40 anni dalla scomparsa dello scrittore Julio Cortázar. Curata da Cristina Gilda Artese, l’esposizione unisce letteratura e arti visive attraverso le opere delle artiste argentine Liliana Livneh e Florencia Martinez, cresciute entrambe con la lettura dei testi di Cortázar, figura emblematica della letteratura latino-americana.
Julio Cortázar, autore di romanzi come “Rayuela – Il gioco del mondo” e raccolte di racconti come “Bestiario”, è noto per il suo stile innovativo e la capacità di intrecciare realtà e immaginazione. “Rayuela”, il suo capolavoro del 1963, rappresenta un “antiromanzo”, leggibile in ordine lineare o saltando tra i capitoli, metafora di un gioco infantile che invita a esplorare nuove prospettive. Cortázar ha sempre inteso la letteratura come un’estensione della vita, abbattendo i confini tra vivere e scrivere. Questa visione permea le opere esposte nella mostra, che si propongono di catturare lo spirito del suo approccio destrutturante e poetico.
Liliana Livneh si è formata tra Buenos Aires, Tel Aviv e l’Europa, e unisce influenze culturali diverse. Le sue opere, che spaziano tra carta, scultura e libri d’artista, esplorano temi di pace, inclusione e diversità, traducendo la sua esperienza multiculturale in un linguaggio universale. Qui espone opere su carta di piccole e medie dimensioni, ispirate soprattutto a Rayuela e al personaggio della Maga, musa del protagonista Oliveira. La figura della Maga, simbolo di archetipi femminili e realismo tangibile, rappresenta la complessità e la profondità della visione dell’autore. Livneh presenta anche libri d’artista e opere tridimensionali, realizzate con tecniche miste su legno e carta.
Florencia Martinez artista italo-argentina, riflette il senso di appartenenza all’”altrove” attraverso l’uso del tessuto, materiale simbolico della memoria. Da semplice supporto, il tessuto è divenuto scultura tridimensionale, narrando storie personali e collettive. Per questa mostra si è ispirata alla raccolta Bestiario e ha utilizzato la tecnica della cianotipia, integrando con l’uso dell’intelligenza artificiale per creare opere made-specific. Particolarmente significativo è “Il libro di Pablo”, un’opera tessile che rievoca “Il libro di Manuel”, ma reinterpretata come un libro pieno di “buone notizie”, realizzato con materiali di recupero, un omaggio alla poesia e alla speranza.
L’allestimento della mostra è concepito per coinvolgere i visitatori in una narrazione visiva che rispecchia il mondo onirico e stratificato di Cortázar. La mostra ha un’importante valenza culturale: è supportata dal CNR e dall’Istituto di Studi sul Mediterraneo per promuovere l’approfondimento dell’opera dello scrittore argentino e il suo legame con la contemporaneità.
In questa bipersonale, che aprirà i battenti il 20 novembre e sarà visitabile sino al 6 dicembre, letteratura e arti visive dialogano, offrendo una lettura inedita e poetica dell’universo dello scrittore argentino, arricchendo il pubblico di nuove chiavi interpretative e spunti per riflettere sul rapporto tra arte, vita e immaginazione.