È stato presentato pochi giorni fa l’ultimo dei grandi progetti dello street artist australiano Guido Van Helten per la città di Bari: sedici immagini in bianco e nero realizzate su altrettanti silos, per raccontare storia e trasformazione del capoluogo pugliese. Con lo scopo di riqualificare le strutture di stoccaggio, nella zona del Porto, l’artista ha lavorato per oltre un anno a 32 metri di altezza, immortalando sui sedici silos volti – da San Nicola di Myra, santo protettore di Bari, ai lavoratori de porto – e luoghi della città, per esaltarne il passato e valorizzarne le tipicità e le tradizioni.
Guido Van Helten è solito realizzare opere dalle grandi dimensioni che ricoprono interi edifici, tanto che i suoi ritratti e le sue ombreggiature sono diffusi in tutto il mondo, dall’Australia, al Minnesota e al Texas, dalla Germania all’Iraq, fino all’Italia, in Sicilia (Trapani), così come in Puglia (Bari). Tra i più noti lavori, l’artista ha realizzato un murales a Chernobyl, in Ucraina, per ricordare il trentesimo anniversario dal disastro della centrale nucleare.
Di ogni luogo, Van Helten riprende nelle sue opere uno o più tratti caratteristici che ingloba nella sua rappresentazione del reale, spesso in bianco e nero, come in uno scatto di molti anni fa. “Siamo di fronte a un’opera di portata straordinaria, la cui imponenza e unicità avranno un impatto significativo sul rafforzamento dell’appeal turistico della città”, ha detto il contrammiraglio Vincenzo Leone, commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale.
L’opera “fungerà anche da potente attrattore, in grado di catalizzare nuove energie per fare del porto un polo di attrazione turistico e artistico di portata internazionale“, ha aggiunto. Tra i presenti, ci si augura che «la sinergia tra espressione artistica e infrastrutture portuali non solo ridefinisca l’aspetto visivo delle aree coinvolte, ma incarni anche un nuovo paradigma di sviluppo urbano, in cui creatività e innovazione si intrecciano con la funzionalità e la praticità dell’ambiente circostante», come si spiega in una nota dell’autorità portuale.
Dal giorno 11 settembre 2024, la storia di Bari rimarrà impressa in uno dei suoi luoghi più attraversati e calpestati: il porto. Immortalando la città come una fotografia d’epoca, l’artista ha dichiarato l’intenzione di ricordare ai cittadini quanto meravigliosi e ricchi di storia, e storie, siano i luoghi che abitano e che spesso, per abitudine o per incuria, rimangono trascurati o dimenticati, ricoperti dai passi e dai rumori del quotidiano.
“Dedico l’opera a tutti i baresi, alla loro umanità, a questa splendida città in cui ho lavorato a lungo e che mi ha fatto sentire a casa – ha commentato Guido van Helten – L’opera dei silos vuole offrire al mondo una versione contemporanea della figura di San Nicola, ispirata dalla grande tradizione pittorica che ne ha raccontato le gesta. Una rappresentazione che coinvolge i lavoratori del porto e la straordinaria gente di Bari”.
“L’imponente opera d’arte realizzata da Guido van Helten – aveva commentato il presidente della regione Michele Emiliano, nel dicembre 2023 – è il risultato di una ricerca espressiva sulla storia e l’identità di Bari e dell’Adriatico. Una storia millenaria fatta di transiti, contaminazioni e di incessante ricerca dell’altro, come è nella vocazione delle città che si affacciano sul mare. La straordinarietà dell’arte pubblica di van Helten sta nella capacità di connettere, con un realismo poetico, tempi e luoghi della storia e del mondo”.