Nell’arte, Matisse è un Maestro. Nel mercato, storie complicate.

Appassionati di Henri Matisse, preparatevi: l’estate promette molto bene. Diversi eventi di prestigio sono in programma in tutto il mondo: “Matisse e Renoir: Nuovi Incontri” è in vista alla Barnes Foundation di Philadelphia, “Matisse: Lo Studio Rosso” è in programma alla Fondazione Louis Vuitton a Parigi, dopo aver riscosso grande successo al Museum of Modern Art di New York. “Miró Matisse: Oltre le Immagini” è in vista al Museo Matisse di Nizza, Francia.

Eppure, nonostante il maestro del Fauvismo e dei colori sia senza dubbio un gigante della storia dell’arte del XX secolo, il suo mercato rivela sorprendenti peculiarità. Ci sono divari di prezzo impressionanti tra i suoi risultati d’asta al top (la maggior parte dei suoi quadri più importanti sono al sicuro nelle collezioni dei musei), e le sue opere successive, più audaci, stanno guadagnando popolarità, dopo essere state per molto tempo messe da parte. Nel frattempo, c’è un mercato fiorente nelle sue opere su carta, in particolar modo per i suoi collage tardi e i tagli a mano su carta.

Il record d’asta per un Matisse è attualmente di $80.7 milioni, pagati nel 2018 per il dipinto “Odalisque couchée aux magnolias” (1923) durante la memorabile vendita della collezione di David e Peggy Rockefeller alla Christie’s di New York. Il secondo prezzo più alto è di $48.8 milioni, una differenza di oltre $30 milioni, pagata nel 2010 per una rara scultura in bronzo del 1923, “Nu de dos, 4 état” (Retro IV), fusa nel 1978. Questa scultura ha superato il precedente record dell’artista, registrato nel 2009 alla Christie’s di Parigi durante la vendita di riferimento della collezione Yves Saint Laurent, quando una natura morta floreale, “Les Coucous, Tapis Bleu et Rose” (1911), fu venduta per $45.9 milioni (€35.9 milioni) contro una stima di $23 milioni.

Nonostante queste cifre, la presenza di Matisse sul mercato rimane, rispetto alla sua statura artistica, relativamente limitata. Matisse, contrariamente al suo eterno rivale Pablo Picasso, non è stato particolarmente prolifico. Si stima che Matisse abbia realizzato circa 1.007 dipinti, contro i 13.500 di Picasso. Questa disparità ha lasciato sul mercato un numero minore di opere di Matisse di alto livello, e ciò ha creato un’attrazione ancora maggiore per quei rari pezzi che vengono messi all’asta.

Ma con le opere di grande rilievo sempre più rare da trovare, il mercato si è dovuto adattare. Se le generazioni precedenti di collezionisti si focalizzavano sui dipinti “albeggianti” degli anni ’20 del Nizzardo, ora i compratori contemporanei sono attratti dalle opere degli anni ’40 di Matisse, caratterizzate da pennellate più vigorose, rapidità di esecuzione e una tavolozza di colori separati e intensi, in uno stile più moderno ed espressionista. Un fenomeno simile si è osservato per molti altri artisti canonici, come Picasso, le cui opere tardive hanno goduto di una rinascita di interesse negli ultimi anni, mentre le sue opere chiave risiedono nei musei.

Tutto ciò pone Matisse in un interessante punto di intersezione tra lìarte e il mercato, tra celebrazione museale e vendita all’incanto, tra fascinazione storica e desiderio di possesso. Un incontro di interessi e passione che rende la figura di questo grande artista ancora più affascinante da scoprire. Matisse, a quasi 150 anni dalla nascita, continua a raggiungere nuovi traguardi. E l’estate che ci attende promette solo nuovi e interessanti capitoli di questa affascinante storia.

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