Domenica 26 novembre scorso si è conclusa l’ultima edizione di Roma Arte in Nuvola, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea più vivace della capitale, che si svolge dal 2021 all’Eur, nella suggestiva cornice della Nuvola di Fuksas. Con oltre 150 gallerie e 1400 metri quadrati circa di superficie espositiva, l’evento si è dimostrato anche quest’anno un grande richiamo per gli espositori provenienti dall’intero territorio nazionale ed è stato caratterizzato dalla presenza di un crescente numero di gallerie internazionali: da Londra a Parigi, da Barcellona a Dubai, da New York a Osaka.
Patron della fiera è Alessandro Nicosia, supportato dalla direzione artistica di Adriana Polveroni e dalla consulenza di Valentina Ciarallo. Questa edizione ha proposto al pubblico un’offerta artistica poliedrica, in grado di coinvolgere tutte le discipline, tramite un ricco programma di talk, esposizioni, performance ed installazioni. Tante le gallerie rappresentate, in aumento quelle del sud Italia, e tantissimi gli autori proposti, più o meno noti.
Notevoli anche le straordinarie partecipazioni del Ministero della Cultura (con l’Archivio Luce Cinecittà, il MAXXI, il Museo delle Civiltà e la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea) e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che, in anteprima assoluta, ha presentato ben 40 opere della Collezione Farnesina, con artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Afro e Carla Accardi.
Nello spazio espositivo del MiC, inoltre, si è potuto apprezzare un progetto dedicato a “Palma Bucarelli: l’arte della moda”, grazie al Museo Boncompagni Ludovisi, casa museo di arti decorative, moda e costume dei secoli XIX e XX, afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma, e ai video gentilmente concessi dall’Archivio Luce. La postazione a lei dedicata, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna dal 1941 al 1975, era una vera celebrazione della sua poliedrica personalità: una pioniera che ha ridefinito il concetto di museo come avanguardia artistica.
Dopo aver ospitato Israele nella prima edizione e l’Ucraina nella seconda, la Fiera quest’anno ha consolidato la propria vocazione internazionale ospitando l’Australia come Paese straniero e presentando un’offerta espositiva contemporanea che trova nell’arte aborigena la propria vocazione.
“Gli ottimi risultati di questa terza edizione – ha dichiarato in apertura Alessandro Nicosia – sono la dimostrazione che la manifestazione si è ormai pienamente affermata fra le grandi fiere d’arte nazionali ed internazionali. Un successo legato all’alta qualità delle gallerie partecipanti. L’impegno per il futuro – aggiunge ancora – è quello di continuare a crescere, coinvolgendo un pubblico ancora più ampio e diversificato e rafforzando quella che, ad oggi, rappresenta la cifra distintiva di Roma Arte in Nuvola: una vincente sinergia fra l’idea di fiera e quella di mostra, fra l’aspetto commerciale e quello curatoriale”.
Con oltre 35.000 visitatori ed un grande apprezzamento di pubblico che ha potuto fruire di una proposta espositiva di alto profilo, grazie alla qualità delle gallerie partecipanti, nonché di un ricco programma di progetti speciali frutto di un’inedita collaborazione con le istituzioni pubbliche, si è conclusa quindi domenica scorsa la terza edizione di uno degli eventi artistici più attesi della capitale.