Orlinski: “le mie sculture simboleggiano la resilienza”

Proprio oggi inaugura la sua nuova personale presso la Deodato Gallery a Milano, mentre una grande scultura blu metallizzata di un “Kong Selvaggio” ha fatto capolinea presso la sede di Hublot in Via Verri, sempre nel capoluogo meneghino. Richard Orlinski è lo scultore che ha reso pop il selvaggio, il “Wild”, la ferocia naturale, l’incontrollato; lo ha colorato, e rivestito per farlo entrare nelle strade e nelle piazze. Vedere una sua scultura monumentale sconvolge in termini percettivi: in un primo momento la lucentezza attrae e il soggetto spaventa, in un secondo invece, anche noi abbracciamo con serenità questo istinto primordiale.

Non vuole denunciare o imporre verità prescritte, Richard. La sua è una scultura che enfatizza la resilienza naturale, in una co-creazione continua con lo spettatore per “stimolare conversazioni sull’arte in luoghi inaspettati”. Conosciamo meglio Orlinski, in questa intervista esclusiva per Artuu…

Richard, oggi sei uno degli scultori francesi più famosi, sebbene tu abbia iniziato la tua carriera artistica solo a 34 anni, trovando subito la tua chiave estetica. Qual è stato il processo che ti ha portato a capire che l’arte era il tuo ‘mestiere’?

Il mio viaggio nel mondo dell’arte è stato un processo che ha impiegato un certo tempo per emergere. Anche se ho iniziato relativamente tardi, non così tanto, perché sono sempre stato attratto alla creatività e all’espressione. Mi ha interessato fin da quando ero bambino, e questo mondo mi affascina. La scultura mi ha permesso di esprimere le mie emozioni e le mie idee in forme spigolose e animali che mi somigliano: selvaggi. L’arte è la mia vera passione. Esso rappresenta per me qualcosa di forte e mi permette di condividere i miei valori con tutti.

Le tue sculture che raffigurano un gorilla, in particolare “Wild Kong Oil”, esprimono una forte denuncia dell’inquinamento. La tua è quindi soprattutto un’arte di “protesta”?

Le mie opere d’arte hanno lo scopo di ispirare il pensiero, non di ispirare l’azione. Non voglio trasmettere un vero e proprio messaggio. Mi piace il potere che emanano le mie opere e le domande che possono sollevare. Tuttavia preferisco lasciare che sia il pubblico a fare la sua parte. Desidero rimanere neutrale nel mio messaggio per aprire le porte all’immaginazione.

Non denuncio con la mia arte e ogni sentimento o espressione è benvenuta. Questo è ciò che mi piace nell’arte: ognuno è libero di interpretarla e comprenderla come desidera. Con il suo proprio punto di vista, la propria storia e la propria percezione delle cose.

Le tue sculture, ricche di colori e dinamismo, sembrano comunicare forza, potenza e ferocia attraverso le proporzioni degli animali. Come bilanci questi temi intensi con il desiderio di trasmettere un messaggio di speranza o positività?

Anche se le mie sculture possono dare un’impressione di ferocia, esse simboleggiano anche resilienza e lo spirito indomito della vita. Attraverso colori vivaci e composizioni dinamiche, mi sforzo di offrire una sensazione più giocosa. I miei animali sono feroci ma temperati con il colore per soddisfare tutte le generazioni.

Rendere l’arte accessibile a tutti è chiaramente un obiettivo importante per te. Che cosa sono state le sfide più grandi nel cercare di portare i tuoi lavori nelle strade cittadine?

Portare le mie opere d’arte alle persone per le strade cittadine ha sicuramente presentato delle sfide, ma è stato anche incredibilmente gratificante. Uno dei maggiori ostacoli è stato superare le difficoltà logistiche e convenzionali legate all’installazione di grandi dimensioni delle sculture in scala negli spazi pubblici. Tuttavia, ne vale assolutamente la pena, vista l’opportunità di interagire con persone diverse e stimolare conversazioni sull’arte sull’arte in contesti inaspettati.

L’utilizzo di materiali diversi, come alluminio, resina, vetro e bronzo. Qual è il processo per selezionare il materiale giusto per ogni opera e in che modo influisce sul messaggio o sull’impatto?

Per me la selezione dei materiali è un passo importante nel processo di creazione artistica. Ogni materiale ha le sue caratteristiche, punti di forza e di debolezza, che possono influenzare il messaggio che desidero trasmettere attraverso il mio lavoro. Prendo in considerazione una serie di fattori, non solo il pezzo in sé, ma anche il contesto in cui sarà esposto e l’emozione che desidero condividere. Ad esempio, se voglio esprimere robustezza e durevolezza, opterò per il bronzo. Se voglio esprimere leggerezza, opto per il cristallino. Il mio obiettivo è creare un’esperienza visiva senza escludere un’esperienza tattile.

Il concetto di ‘Born Wild’ è centrale nel tuo lavoro. Potresti spiegare come il tema sia evoluto nel corso della tua carriera e come continui a esplorarlo attraverso le tue nuove creazioni?

“Born Wild” è un tema che si è evoluto organicamente nel corso della mia carriera e incapsula l’energia primordiale e lo spirito selvaggio che cerco di catturare nelle mie sculture e nella mia vita quotidiana. Dalle mie prime opere d’arte alle mie ultime creazioni, continuo ad esplorare questo tema, approfondendo l’essenza di ciò che significa essere liberi in un mondo moderno. Voglio arrivare dove non mi aspettano e, soprattutto, essere sempre più vicino al pubblico generalista.

Collaborazioni con brand extra-settore, come Jean-Paul Hévin, Disneyland Paris e, recentemente, Hublot, sembrano essere un aspetto fondamentale per il tuo lavoro. Come scegli con chi collaborare e quale impatto hanno queste collaborazioni hanno sulla tua arte?

Le collaborazioni con altre personalità e brand sono infatti un aspetto fondamentale del mio lavoro. Scelgo collaborazioni che condividano i miei valori e la mia visione, e che possano portare in tavola qualcosa di unico. Queste non solo estendono la portata della mia arte, ma offrono anche interessanti opportunità di esplorazione creativa e innovazione.

Collaboro con la Maison Hublot ormai dal 2017 ed è un grande piacere per me vedere il fermento intorno a queste opere d’arte uniche che creiamo insieme. È un grande successo e un vero motivo di orgoglio.

Sembra che la tua prossima mostra ‘The Wild Odyssey’ alla Deodato Arte di Milano sarà un grande viaggio epico nel mondo “selvaggio” dei tuoi animali… cosa dovremmo aspettarci?

La mostra The Wild Odyssey” presso Deodato Arte di Milano sarà un viaggio immersivo nell’affascinante mondo delle mie sculture di animali. Aspettatevi di scoprirne di nuove opere con materiali originali, finiture, colori, dimensioni intermedie e molto altro ancora. Oltre a un’opera d’arte monumentale per la boutique Hublot di Milano.

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