Louisa May Alcott nasce in Pennsylvania nel 1832, seconda di quattro sorelle ed è infermiera durante la Guerra civile americana.
Probabilmente la sua esperienza personale la porta a dare vita al grande classico della letteratura Piccole donne, nel 1868 ad Orchard House a Concord, Massachusetts, che da allora viene chiamata “Home of Little Women“, visitabile ancora oggi.
Il celebre romanzo di formazione racconta la storia delle quattro sorelle March, Meg, Jo, Beth e Amy, a cui fa da sfondo la Guerra di secessione degli Stati Uniti.
A casa March si conduce una vita tranquilla e serena, finché il padre non è costretto a partire per il fronte, lasciandole con la madre e la domestica. Nonostante le difficoltà, le ristrettezze economiche e la paura di dover rinunciare ai propri sogni, le sorelle March sanno di poter sempre contare l’una sull’altra, forti del profondo legame che le unisce. Sempre con il sostegno della signora March, madre e donna forte ed emancipata rispetto al periodo storico in cui vive, le ragazze sviluppano caratteri ed attitudini differenti.
Meg, la primogenita, fa da riferimento a tutte le altre, è la più assennata e dolce, ma a volte vanitosa e superficiale; Jo, decisamente l’opposto di Meg, è il “maschiaccio” di casa: determinata, ribelle e coraggiosa, con il sogno di diventare una scrittrice; Beth è la più timida, altruista e introversa, inseparabile da Jo; infine, Amy, la più piccola, è la più vanitosa, tanto da apparire a tratti altezzosa.
Piccole donne non è che il primo di una saga di libri scritti dall’autrice:
Del 1969 è Piccole donne crescono: secondo libro nella serie, in cui la vita esterna irrompe prepotentemente nelle esistenze delle quattro ragazze, sottoforma di gioie o di dolori.
Nel 1971, l’autrice scrive Piccoli uomini. Jo March lavora, insieme a suo marito, il professor Bhaer, alla Plumfield School, una casa-famiglia dove i due coniugi si prendono cura dei ragazzi che gli vengono affidati, nella convinzione che la bontà valga più della forza.
Infine, I ragazzi di Jo, del 1886, prosegue il racconto del romanzo precedente. I ragazzi e i bambini della Plumfield School sono diventati giovani uomini, alle prese con studi superiori e universitari, amori, matrimoni e sogni.
Per non parlare degli adattamenti cinematografici, di cui l’ultimo del 2019, scritto e diretto da Greta Gerwig.
Ma una nuova versione del romanzo di Louisa May Alcott è in commercio dal 10 giugno 2021. Edita da 24 Ore Cultura, per la prima volta la storia è riadattata per i più piccoli. Il capolavoro della narrativa americana, infatti, è stato reinterpretato utilizzando un linguaggio adatto ai bambini di oggi. I testi, semplici e di più facile comprensione, sono di Arianna Ghilardotti, redattrice e traduttrice, che collabora regolarmente ai programmi del Teatro alla Scala. È esperta di genealogia, storia delle dinastie e letteratura dell’età vittoriana.
Le parole sono interamente accompagnate dalle colorate e contemporanee illustrazioni di Valeria Petrone, che orientano i giovani lettori nei vari momenti della narrazione,
rappresentando alcune scene e alcuni avvenimenti nella trama. L’illustratrice, cresciuta con i libri di Bruno Munari e Gianni Rodari, ha studiato Arte a Milano e Londra. Oggi vive a Roma, dove si dedica alla pittura, alla scultura e all’illustrazione.
Il motivo che rende questo romanzo sempre attuale è il suo modo di trattare un tema forte come la vita in famiglia durante la guerra in modo giocoso, facendolo apparire come un romanzo adolescenziale. Pur essendo ambientato in un periodo specifico e a noi lontano come quello della Guerra di secessione americana, i suoi insegnamenti sono applicabili anche alle nostre vite e alle nostre esperienze contemporanee. Il valore della famiglia come porto sicuro e luogo di affetto e legame incondizionato è qualcosa di realmente attuale e mai trascurabile, così come il ruolo della signora March e l’importanza dell’emancipazione che esso esprime. L’adolescenza è una fase della vita riconosciuta da sempre come difficile e formativa, fatta di prime esperienze, dolori, piccole e grandi gioie e paura per un futuro che, oggi come allora, è incerto. Il romanzo fa rivivere da sempre questo periodo, con tenerezza e anche un pò di nostalgia, attraverso gli occhi e le vicende delle quattro sorelle March, che da bambine e adolescenti diventano “piccole donne”.
La penna di Arianna Ghilardotti e la matita di Valeria Petrone rendono un classico intramontabile semplice e comprensibile, per tramandare anche ai bambini di oggi una storia che tutti conosciamo e che ha appassionato e fatto immedesimare i bambini, ma anche gli adulti, di tutto il mondo.
Cover Photo Credits: Illustrazione piccole donne