Immaginate di immergervi in un flusso ipnotico di forme, colori e suoni, un vortice in cui i capolavori del Rinascimento italiano si ricompongono e si trasformano in un’esperienza visiva mai vista prima. “Renaissance Dreams – Capitolo I, Pittura” di Refik Anadol, grazie alla collaborazione tra MEET Digital Culture Center, il Museo nazionale dell’Arte digitale (MNAD) e la Pinacoteca di Brera, porta questa visione inedita negli spazi rinnovati di Palazzo Citterio, a partire dal 7 dicembre 2024, in occasione dell’inaugurazione di Grande Brera.
Il capitolo Pittura di questa straordinaria opera immersiva, che è parte integrante della collezione permanente di MEET, sarà visibile fino al 30 marzo 2025 attraverso il ledwall all’ingresso di Palazzo Citterio, un luogo che si presta perfettamente al dialogo tra il passato glorioso dell’arte e le potenzialità visionarie del presente. Renaissance Dreams, realizzata da Anadol nel 2020, utilizza un software di Intelligenza Artificiale (algoritmi GAN) per rielaborare milioni di immagini, testi letterari e opere architettoniche e scultoree create tra il 1300 e il 1600 in Italia. Il risultato è un amalgama di visioni che sfida la percezione tradizionale dell’arte, generando una dimensione parallela in cui la materia si dissolve in pura emozione visiva e sonora.
La collaborazione tra MEET e il MNAD è un esempio concreto di come il digitale possa ridefinire il concetto di patrimonio culturale, offrendo nuove chiavi di lettura e nuove modalità di fruizione. Maria Paola Borgarino, direttrice del Museo nazionale dell’Arte digitale, sottolinea come questo progetto rappresenti un’opportunità per esplorare l’impatto delle nuove tecnologie sull’arte, sia dal punto di vista della creazione che della ricezione. Palazzo Citterio diventa così un ponte tra tradizione e innovazione, dove il digitale non sostituisce ma arricchisce il linguaggio artistico, permettendo una riflessione sul modo in cui guardiamo e interpretiamo il nostro passato.
Maria Grazia Mattei, fondatrice e presidente di MEET, ribadisce il valore di questa contaminazione tra le arti, definendola come un principio essenziale per affrontare il presente e immaginare il futuro. La convergenza tra l’arte classica e quella digitale non è più un’utopia, ma una realtà tangibile che dimostra come i linguaggi artistici possano intersecarsi, dando origine a forme espressive inedite. In un’epoca dominata dall’Intelligenza Artificiale, opere come quella di Anadol ci mostrano che passato e futuro non sono mondi separati, ma uniti da un filo conduttore fatto di creatività e innovazione.
Il Capitolo Pittura è solo una parte del più ampio progetto Renaissance Dreams, che comprende anche i capitoli dedicati all’Architettura, alla Scultura e alla Letteratura. Questa porzione del lavoro, già esposta nella Sala Immersiva di MEET, è qui proposta in un nuovo contesto, in dialogo con gli spazi di Palazzo Citterio e con il programma di rilancio di Grande Brera.
Per chi desiderasse vivere l’opera nella sua interezza, MEET offre aperture straordinarie della Sala Immersiva durante il periodo festivo, permettendo al pubblico di godere del progetto in tutta la sua complessità. Ogni martedì, sabato e domenica, dal 7 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025, sarà possibile immergersi completamente nel mondo visionario di Refik Anadol, esplorando la sua capacità di dare nuova vita alla tradizione rinascimentale attraverso un linguaggio contemporaneo.
Questo evento segna un momento fondamentale nella storia culturale di Milano, non solo per la celebrazione del digitale come mezzo artistico, ma per la sua capacità di creare una connessione autentica tra passato e presente, trasformando l’eredità storica in una piattaforma di riflessione e innovazione. Renaissance Dreams non è solo una mostra: è un’esperienza, un invito a ripensare l’arte come un processo in evoluzione, in cui la memoria e l’immaginazione si fondono per aprire nuove strade alla creatività.