Abbiamo incontrato Beatrice Bracchi e Giulia Bottini, le fondatrici di Scighera Studio. Un progetto artistico che “accende la luce” su problemi della quotidianità attraverso l’arte contemporanea, con mostre virtuali e incontri reali.
Tanto intangibile quanto concreto, è il progetto artistico Scighera Studio. Da un lato uno spazio virtuale che ospita mostre, dall’altro una realtà fisica che promuove incontri su tematiche sensibili. Per far luce attraverso lo strato di “nebbia” che ricopre in superficie l’arte contemporanea.
Cos’è (o meglio, chi è) Scighera Studio
Beatrice e Giulia si incontrano tra i banchi del corso Comunicazione Creativa per i Beni Culturali dell’Accademia di Brera.
Beatrice Bracchi è la parte “fisica” della coppia artistica: trascorre la sua infanzia a giocare con il fimo per soddisfare il senso del tatto (come non consigliarle “Elogio del toccare” di Luce Irigaray). Giulia Bottini è la parte “creativa”: designer, in grado di progettare il proprio pensiero con colore, grafica e modellazione 3D (l’estetica vaporwave di Scighera Studio ne è un indizio). Si sono trovate al momento giusto, nel “posto” giusto. Questo è Scighera Studio, uno spazio virtuale che ospita mostre di arte contemporanea e un programma di eventi in presenza dove artisti e pubblico dialogano di tematiche concrete.
Perché nasce Scighera Studio
Un progetto di tesi dal titolo “Sistema di networking tra artisti emergenti: Come l’arte può essere veicolo di messaggi e informazioni”, che ha permesso loro di tagliare insieme il traguardo della laurea.
Una fine, che già sapevano essere l’inizio di un “viaggio” nel quale portano ciascuna il proprio ”bagaglio” di competenze professionali e la comune esigenza di dar voce ad artisti emergenti in merito a urgenze contemporanee, come contemporanea è l’arte scelta per la divulgazione.
Scighera Studio, dal dialetto milanese “nebbia”, vuole arrivare all’essenza del lavoro artistico oltrepassando la superficie estetica dell’arte contemporanea alla quale si è soliti fermarsi, ponendo l’accento su problematiche del nostro tempo. Proprio come la nebbia, Scighera Studio è raggiungibile a chiunque, virtualmente e attraverso un programma itinerante di incontri fisici.
kNOw Bodies, la prima mostra virtuale di Scighera Studio
“kNOw Bodies” è la prima mostra organizzata nello spazio virtuale Scighera Studio. Una selezione di 7 artisti che attraverso la propria arte (scultura, illustrazione, fotografia, performance) hanno affrontato la tematica del corpo della donna.
Per visitarla bisogna accedere all’immersive social platform Spatial: creando un avatar è possibile “camminare” all’interno della galleria virtuale, informarsi via pannelli di approfondimento, attraversare portali per raggiungere spazi che racchiudono le opere in mostra. Non solo: sarà possibile visitare “kNOw Bodies” con visore VR anche in occasione del prossimo evento fisico nella città di Genova. In loco verrà allestito un accogliente “salotto”, per stimolare il confronto tra artisti e pubblico in merito alla tematica affrontata.