Gli spazi dell’Archivio Careof di Milano nascondono veri e propri tesori. In occasione dell’Art Week 2023 dal 12 aprile inaugura la mostra “Tungsteno. Memorie e falsi ricordi dall’Archivio Video di Careof”, a cura di Marta Cereda.
Da mercoledì 12 aprile a venerdì 19 maggio 2023 Careof presenta la mostra “Tungsteno. Memorie e falsi ricordi dall’Archivio Video di Careof”, a cura di Marta Cereda. Il progetto rappresenta un’occasione per riscoprire il patrimonio di Careof attraverso un allestimento inedito e immersivo.
L’inaugurazione si terrà martedì 11 aprile alle ore 19.00 presso gli spazi della Fabbrica del Vapore di Milano.
CHE COS’È CAREOF
Si tratta di un’organizzazione non profit per l’arte contemporanea, fondata nel 1987 con sede a Milano, all’interno di Fabbrica del Vapore. È un centro di ricerca e produzione sull’immagine in movimento, uno spazio espositivo, una biblioteca, un archivio fotografico e un archivio video, riconosciuto di interesse storico dal Ministero della Cultura.
L’archivio video in continua espansione raccoglie oltre 9000 titoli e restituisce una visione privilegiata sull’evoluzione artistica dagli anni ‘70 a oggi.
OLTRE 9000 TITOLI IN ARCHIVIO CAREOF
“Tungsteno. Memorie e falsi ricordi dall’Archivio Video di Careof” prende spunto dal romanzo autobiografico del neurologo Oliver Wolf Sacks (1933 – 2015) intitolato “Zio Tungsteno. Ricordi di un’infanzia chimica”, in cui l’autore racconta, tra tanti episodi, anche la vicenda di una bomba caduta vicino alla sua casa natale, con dovizia di particolari. Un ricordo totalmente inventato di un’esperienza che lo scrittore credeva di aver vissuto in prima persona.
La mostra, attingendo al ricco patrimonio dell’Archivio Video di Careof, che conta oltre 9000 titoli ed è riconosciuto dal Ministero della Cultura come di interesse storico nazionale, si propone così di approfondire il tema della criptomnesia, ovvero la creazione di un falso ricordo che viene però considerato creazione originale.
LE OPERE DEGLI ARTISTI
Da Franco Vaccari a Marinella Senatore, da Luigi Viola a Micol Roubini, da Adrian Paci a Moira Ricci: coprendo un arco temporale di cinquant’anni, la rassegna presenta i lavori di ventisei artiste e artisti che dagli anni Settanta a oggi raccontano – attraverso “found footage”, immagini d’epoca, “home movies” e la creazione di “fiction” – come la memoria, così come l’archivio stesso, non possa essere considerata granitica, bensì materia viva, fallibile, magmatica e come l’atto creativo funzioni secondo le stesse logiche.
In mostra: Felipe Aguila, Meris Angioletti, Francesco Bertocco, Bianco-Valente, Rossella Biscotti, Cristian Chironi, Valentina Coccetti, Iginio De Luca, Gianluca e Massimiliano De Serio, Elisabetta Falanga, Heinrich Gresbeck, Adrian Paci, Moira Ricci, Claudio Rivetti, Stefano Romano, Sara Rossi, Micol Roubini, Antonio Rovaldi, Jessica Russo, Marinella Senatore, Caterina Erica Shanta, Giulio Squillacciotti, Danilo Torre, Franco Vaccari, Luigi Viola, Sandro Zaccardini.
LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
Con questo progetto alla scoperta dell’Archivio Video Careof riconferma la volontà di condurre una ricerca sul proprio patrimonio con l’obiettivo di valorizzarne la ricchezza e l’eterogeneità anche attraverso nuove modalità espositive. Grazie a un allestimento ideato da Hypereden, il pubblico potrà vivere un’esperienza immersiva e una fruizione totalizzante.