La seconda edizione di T.R.U.St rende omaggio alla città e all’arte, con una line up di street artists internazionali.
La seconda edizione del progetto T.R.U.St – Taranto Regeneration Urban and Street ha colorato le pareti di Taranto con ben 16 opere, rendendola Capitale europea della Street Art.
Sotto la direzione artistica di Giacomo Marinaro del collettivo Rublanum, l’obiettivo del progetto è quello di riqualificare e valorizzare la città, con un’ampia offerta di murales realizzati da street artist di livello internazionale quali Belin, Slim Safont, Jorit, Helen Bur, 3ttman, Marta Lapeña, Elisa Capdevila, Lidia Cao, Tony Gallo, Attorrep, Mr. Blob, Stereal, Psiko, Nico Skolp, Carlitops e Kraser.
Il progetto, fortemente desiderato dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, ha coinvolto i quartieri e le zone di Salinella, Tramontone, Paolo VI, Taranto Centro, Sottopassaggio Via Ancona e Isola Madre, con opere site specific connesse con l’ambiente, pensate per riflettere lo spirito del luogo attraverso diversi stili e linguaggi.
Di dimensioni monumentali è l’opera dello spagnolo Kraser, che ha occupato una parete alta circo 40 metri che si affaccia direttamente sul golfo della città, si tratta dell’opera con affaccio sul mare più alta al mondo. Gli street artist pugliesi Carlitops e Nico Skolp hanno scelto il linguaggio del pattern astratto.
Mentre 3ttman rende omaggio al fauvismo di Matisse, Belin si è ispirato ad una de Le Bagnanti di Picasso per la sua opera, reinterpretata nel suo stile post-neocubista, di cui si fa promotore.
Narrazioni sociali contemporanee sono approfondite da Lidia Cao, con No Vacation, sul tema delle situazioni domestiche difficili che coinvolgono i ragazzi, oppure da Jorit, con il suo omaggio a Giorgio Di Ponzio, vittima di un tumore a 15 anni, con una storia legata allo stabilimento siderurgico tarantino ex Ilva.
Cover Photo Credits: Jorit x T.R.U.St 2021, Courtesy Giorgio.