The Who, a Milano l’epopea rock narrata da 25 artisti

L’appuntamento più rock della Milano Music Week 2023 è sicuramente Who Are You – The 60th Anniversary, incentrata sull’epopea della mitica band musicale inglese degli Who, omaggiati da venticinque artisti che ne hanno ripensato e rivisitato il percorso. Si tratta di più venticinque opere tra quadri, fotografie, disegni, installazioni, raccolti da Luciano Bolzoni – responsabile Arts and Cultural Projects di Malpensa, e grande appassionato di rock – che ha curato l’intera mostra. 

Il 2023 è una data storica per The Who che, oltre a compiere sessant’anni, celebrano i cinquant’anni del loro capolavoro Quadrophenia.  Ogni opera esposta riflette, quindi, sull’immaginario della band, reinterpretandolo attraverso lo sguardo attento e la partecipazione degli artisti Elena Assi, Francesco Biondo, Alessandro Busci, Matteo Ceschi, Monica Cristaldi, Sergio D’Antonio, Alberto De Lazzari, Cinzia Fantozzi, Sara Forte, Jeanfilip, Lady Be, Maria Cristina Limido, Vincenzo Lo Sasso, Giorgio Melzi, Massimo Monteleone, Davide Paglia, Andrea Pisano, Adriano Pompa, Silvia Rastelli e Lucrezia Ruggieri.

Sara Forte Helpless Dancer

La copertina del catalogo (curato sempre da Luciano Bolzoni e Matteo Ceschi) è stata affidata all’opera di Sara Forte Helpless Dancer: qui vediamo rappresentate le due anime degli Who, il gesto estremo della rottura della chitarra elettrica su un oggetto fragile qual è il cristallo, per il bisogno di rompere lo schema musicale per poi riformarlo.  

Alessandro Busci ha invece lavorato sulla copertina di Who’s Last, che è anche il titolo della sua opera, una lastra d’acciaio plasmata dalla fiamma che brucerà tutto, a partire dalla bandiera inglese. Con See Me-Feel Me, Silvia Restelli ha ritratto gli sguardi di Roger, Pete, John e Keith che richiamano le tante storie nascoste nei loro occhi. 

Adriano Pompa in Back to Quadrophenia, Omaggio a The Who esprime la propria interpretazione del simbolo della band, il cerchio concentrico, con il materiale magico e alchemico per eccellenza, l’oro. 

Silvia Rastelli <em>See Me Feel Me<em>

La seconda sezione della mostra riguarda appunto Quadrophenia, a cinquant’anni dall’uscita del disco, definita “Quadrophenia 2023: New Adventures For New Jimmys”, dal fotografo Matteo Ceschi che racconta i luoghi narrati nella storia di Jimmy e dell’omonimo lungometraggio ripresi nel 2023. La sezione è integrata dal video The Real Me di Matteo Ceschi e Federico Ramponi, con le musiche di Tiberio Longoni. Non si poteva trascurare però l’aspetto dei ricordi e quindi in “Useless Corner” troveremo un racconto fatto di oggetti, riviste, poster, libri, dischi, curiosità. Gli Who sono ricordi tumultuosi e suoni potenti.

Questa band ha fatto storia e insieme ai Beatles e ai Rolling Stones ha generato il moderno rock’n’roll europeo. Gli Who hanno attraversato varie epoche della “musica ribelle”: dagli inizi nel segno del mod e di un r’n’b ispirato alle voci della black music all’attuale e più soft rock.

Pete Townshend, a suo tempo, dichiarò che avrebbe preferito morire piuttosto che invecchiare:,per fortuna così non è stato, ma non invecchiano i nostri ricordi perché gli Who sono la ribellione non ancora tenuta a freno, un poster in una stanzetta, un vecchio disco rigato e consumato.

Quindi, keep calm, arrivano gli Who, allo Spazio Ex Fornace Gola di Milano dal 22 al 26 novembre.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Il premio Palombini a Tarquinia, connettere antico e quotidiano attraverso la ceramica

Tarquinia, culla di antiche civiltà, continua a essere un crocevia di cultura e innovazione artistica grazie al lavoro della STAS (Società Tarquiniense d'Arte e Storia), da oltre un secolo custode del patrimonio artistico cittadino, e a iniziative come la mostra "Orizzonte Terra" e il Premio “Vasco Giovanni Palombini”.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Seguici su Instagram ogni giorno