Torna Short Theater Festival a Roma, con oltre 50 progetti e 40 compagnie

La XIX edizione del Short Theatre festival, dal 5 al 15 settembre 2024 a Roma, si presenta come un mosaico di esperienze artistiche che invita il pubblico a ripensare lo spazio urbano e la realtà circostante attraverso l’arte contemporanea.

L’idea di attraversare la capitale, di esplorarne nuovi luoghi con uno sguardo diverso, diventa un gesto di resistenza contro la banalità del quotidiano, un modo di reclamare la città come spazio di immaginazione e riflessione. Il tema scelto per questa edizione, Viscous Porosity, esplora le connessioni fluide e le trasformazioni reciproche tra umano, naturale e sociale, proponendo una visione critica e dinamica del presente che rilegge e supera la “società liquida” di Baumann.

Con oltre 50 progetti e 40 compagnie provenienti da tutto il mondo, Short Theatre è un ecosistema di idee, corpi e voci che si incontrano, si contaminano e si trasformano, creando un dialogo continuo tra pratiche artistiche e vissuti urbani. Ogni luogo scelto, dalle storiche sale de La Pelanda – Mattatoio di Roma a spazi inaspettati come il Cimitero Monumentale Verano o le sponde del Fiume Tevere, diventa teatro di nuove narrazioni e significati.

Tra i protagonisti, il focus PRISMA 2024 è dedicato alla compagnia catalana El Conde de Torrefiel, con opere site-specific come la soundwalk Cuerpos Celestes al Cimitero del Verano e Ultraficción n. 1 sulle sponde del Fiume Tevere, che esplorano i confini tra realtà e finzione. La compagnia Rimini Protokoll torna con The Walks, passeggiate performative intorno al Mattatoio, e Uncanny Valley, uno spettacolo con un robot umanoide che solleva interrogativi su intelligenza artificiale e controllo dei corpi. L’artista canadese Dana Michel, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2017, presenta Mike al Teatro di Documenti, mentre il duo Antonia Baehr & Latifa Laâbissi porterà in scena Cavaliers impurs (Troubled Riders), e la coreografa greca Katerina Andreou presenta Bless This Mess, una riflessione sul caos creativo. Tra i lavori di danza, spiccano RUSH di Mette Ingvartsen e The Second Body di Ola Maciejewska; sul fronte musicale, il festival ospita artisti come Stina Fors, Chiara Cecconello, Mohammad Reza Mortazavi, e il duo Nìdia & Valentina Magaletti. L’attenzione del festival alla diversità e alla sperimentazione si riflette anche in progetti come Monumentum DA di Cristina Kristal Rizzo, dedicato alla performer sordx bilingue Diana Anselmo, e nelle produzioni sonore di Alessandro Bosetti, offrendo un’esperienza immersiva dove diverse discipline artistiche si intrecciano per creare nuovi spazi di espressione, incontro e riflessione.

Ciò che colpisce è l’attenzione rivolta a tematiche come l’accessibilità e l’inclusività, il ruolo dell’intelligenza artificiale, e l’importanza della memoria e della voce come strumenti di resistenza e narrazione. In un contesto culturale segnato da sfide e trasformazioni, Short Theatre 2024 si propone come una piattaforma essenziale per esplorare nuove forme di espressione e relazione, portando alla luce storie nascoste e spazi spesso trascurati della vita urbana.

Tra i progetti in programma, spiccano le opere site-specific, le performance sonore e i lavori di artisti emergenti e affermati, che portano avanti ricerche audaci sui confini tra realtà e finzione, corpo e tecnologia, individuo e collettività.

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